
Un compleanno che diventa spettacolo
Il tre novembre la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica si trasforma in un palcoscenico di festa per celebrare i novant’anni di Lino Patruno. Il chitarrista e banjoista calabrese suona con la propria formazione e con una sfilata di ospiti d’eccezione: Renzo Arbore, Franco Nero, Maurizio Micheli, Tony Renis, Morgan e ulteriori protagonisti dell’intrattenimento. L’attore, doppiatore e cantante Riccardo Mei conduce la serata. L’ingresso rimane gratuito, ma il maestro chiede ai presenti un’offerta simbolica da destinare all’Onlus Oilfa del professor Italo Megaro. Il contributo sostiene la ristrutturazione del Padiglione Oncologico Pediatrico del Policlinico Umberto I.
Dalle cantine di Milano al cabaret nazionale
Nato a Crotone nel millenovecentotrentacinque, Patruno inizia a esibirsi nel millenovecentocinquantaquattro con le prime jazz band milanesi. Dieci anni più tardi, insieme a Roberto Brivio, Gianni Magni e Nanni Svampa, fonda Il Teatrino dei Gufi, pionieristico esempio di cabaret italiano ispirato ai modelli francesi. Dalle cantine si passa rapidamente ai palcoscenici di tutta la Penisola,fino allo scioglimento del gruppo nel millenovecentosessantanove. Nei primi anni Settanta Patruno prosegue l’attività teatrale con Nanni Svampa e Franca Mazzola e firma fortunate serie televisive, partecipando a molte trasmissioni della tv pubblica. La popolarità di massa arriva con la presenza fissa a “Portobello” accanto a Enzo Tortora.
Cinema, colonne sonore e sceneggiature
Con il regista Pupi Avati scrive la sceneggiatura di “Bix”, pellicola che rappresenta l’Italia al Festival di Cannes nel millenovecentonovantuno. Per lo stesso film cura la colonna sonora a quattro mani con Bob Wilber. Negli anni successivi compone musiche per il grande schermo e per il teatro, oltre a ideare e dirigere numerosi festival dedicati al jazz.
L’orchestra European Jazz Stars
Dal millenovecentoottantacinque Patruno guida la propria European Jazz stars, ensemble che riunisce solisti di spicco della scena continentale. le sue tourné e attraversano Europa, Stati Uniti e Giappone, consolidando la reputazione internazionale del musicista crotonese.
Premi e inviti prestigiosi
Nel duemilasei arrivano il Globo d’Oro della Stampa Estera, il Premio Fregene per Fellini e la candidatura al David di Donatello per la miglior canzone originale del film “Forever Blues” diretto e interpretato da Franco Nero, pellicola di cui patruno è anche attore. Nel duemilaundici l’artista viene invitato a rappresentare l’italia al New Orleans Jazz & Heritage Festival.
Una festa che guarda al futuro
Il concerto del tre novembre, organizzato dalla Fondazione Lino Patruno Jazz, unisce quindi celebrazione personale e solidarietà.Tra standard swing, ricordi di cabaret e improvvisazioni, la serata promette di onorare la lunga traiettoria di un musicista che ha saputo intrecciare palcoscenico, televisione e grande schermo senza mai allontanarsi dalla passione per il jazz.











