
Incanto di Basilicata nord
Nei pressi del confine con la Calabria, nel cuore verde del settentrione della Basilicata, il cratere spento del Monte Vulture custodisce due meraviglie gemelle: il Lago Grande e il Lago Piccolo. Questi specchi liquidi, circondati da fitte foreste di faggi, castagni e aceri, in novembre e dicembre si trasformano in una tavolozza infuocata che si riflette sull’acqua in un tripudio di tinte calde. L’aria frizzante d’autunno avvolge chi arriva in cerca di quiete, regalando silenzio e pace lontano dagli itinerari più battuti.
L’anima di San Michele tra roccia e silenzio
Sulla parete rocciosa che s’innalza sopra il Lago Piccolo si apre l’Abbazia di San Michele Arcangelo, in parte scavata nella pietra vulcanica. I monaci benedettini, intorno all’anno Mille, scelsero questo luogo isolato per fondare un centro di spiritualità che ancora oggi trasmette una calma palpabile. All’interno,affreschi antichi emergono nella penombra,mentre sotto il pavimento la grotta sacra,modellata nel tufo,accoglie i visitatori in un’atmosfera mistica. Da qui parte il tratto iniziale del Sentiero dei Monaci,che attraversa il bosco e riconduce al lago,offrendo scorci suggestivi ideali per la fotografia naturalistica.
Passeggiate lente sul bordo dell’acqua
Il percorso più amato dagli escursionisti è un anello di circa cinque chilometri che costeggia entrambe le sponde, con partenza e ritorno al parcheggio vicino al Lago Grande. Il tragitto, privo di dislivelli impegnativi, è adatto anche alle famiglie: ponticelli in legno, piccole radure e vecchi mulini in pietra punteggiano il cammino. Le fronde color ruggine si specchiano nell’acqua,e ogni curva regala un panorama nuovo. Fontane d’acqua fresca invitano a soste rigeneranti, mentre il profumo delle foglie umide accompagna il passo lento.
Sentieri che salgono verso il vulcano
chi desidera ampliare l’escursione può imboccare dal Lago Piccolo un tracciato più ripido che si arrampica sul fianco del vulcano fino a raggiungere l’abbazia. Dall’alto lo sguardo abbraccia i due laghi, i boschi del Vulture e le colline che digradano verso Rionero in Vulture e Melfi. Nelle giornate terse il panorama si spinge fino alle montagne lucane orientali, dipinte di tonalità bluastre.
Borghi e sapori del Vulture
Una volta terminata la passeggiata,vale la pena addentrarsi nei centri abitati dei dintorni. Rionero in Vulture profuma di Aglianico: le cantine scavate nella roccia ospitano degustazioni dove il rosso corposo incontra formaggi stagionati e salumi locali. Melfi invita con il suo castello normanno e le botteghe che affacciano su viuzze acciottolate.Più piccoli ma ugualmente autentici, atella e Ripacandida si trovano fra vigneti, castagneti e campi di funghi: qui il tempo scorre piano e la cucina celebra l’autunno con pasta tirata a mano ai porcini, carni alla brace, patate e baccalà, dolci di castagne fumanti.
Tra riflessi dorati, sentieri ombrosi e pietre cariche di storia, i Laghi di Monticchio regalano un’esperienza che unisce natura,spiritualità e gusto,senza fretta né clamore.












