
Catania tra lava, mare e profumo di agrumi
Il cuore di Catania batte forte anche in autunno. In novembre la Pescheria continua a pullulare di richiami, con l’odore salmastro che si mescola alla fragranza degli agrumi appena tagliati. Camminando sui basoli di pietra nera, le storie di una città nata dal fuoco dell’Etna sembrano sussurrare da ogni facciata. Lungo i sentieri che salgono sul vulcano, la vegetazione mediterranea riposa sotto un cielo limpido e un’aria frizzante che invoglia a respirare a fondo; nei rifugi si trovano minestre bollenti e calici di rosso dell’entroterra, ideali per contemplare la distesa di lava che sfuma verso il mare.
Lago di como, quiete specchiata tra borghi sospesi
Sulle rive del Lago di Como novembre distende un velo di calma. I vicoli di Varenna, Bellagio e Menaggio tornano a raccontare dettagli nascosti, mentre l’acqua riflette una luce obliqua che accentua il profilo dei monti. Le ville storiche chiudono i cancelli al grande pubblico, ma i giardini restano visibili oltre le inferriate, con foglie rossastre adagiatesi sui vialetti. Nei caffè viene servita cioccolata densa, insieme a bicchieri di Nebbiolo che scaldano le mani intorpidite. Ogni passeggiata costeggia silenzi interrotti soltanto dal lieve sciabordio contro i moli.
Bomarzo e il labirinto di pietra del Parco dei mostri
In Tuscia, il borgo di Bomarzo si arrampica su uno sperone di tufo e domina vallate dai colori bruciati. le stradine acciottolate conducono in pochi minuti al celebre Parco dei Mostri,dove draghi,orchi e sfingi scolpiti nel peperino emergono tra querce spoglie.I sentieri, disseminati di foglie umide, si inoltrano in un’aria che odora di legna e terra.A ogni curva una scultura inattesa obbliga a fermarsi, invitando a interrogarsi sul confine tra gioco rinascimentale e mistero ancestrale.
Perugia, vie medievali avvolte dal profumo di cioccolato
le pietre scure di Perugia risaltano sotto la luce radente di novembre. Con il calare della folla, i gradini dell’acquedotto medievale diventano il posto perfetto per osservare le colline umbre, che paiono più vicine. Nelle date dell’Eurochocolate l’aroma di cacao si insinua nei vicoli, rimbalzando tra archi e finestre gotiche. Nei caffè si servono zuppe di legumi e calici di Sagrantino; dal belvedere di porta Sole il tramonto tinge di rame tetti, campanili e oliveti.
Costiera Amalfitana,vicoli veri e terrazze di limoni
Quando l’autunno avanza,la Costiera Amalfitana si scrolla di dosso l’affanno estivo.A Positano, Amalfi e Ravello i panni stesi tornano protagonisti, i pescatori ridipingono le barche nei porticcioli e la “Via dei Limoni” regala scorci di mare scintillante senza il brusio dei gruppi vacanza. I terrazzamenti, profumati di agrumi, contrastano con il blu intenso che resta acceso anche se l’acqua si fa più fredda. I percorsi in quota offrono vedute nitide fino ai faraglioni di Capri, con un silenzio interrotto solo dal vento leggero.
Val d’Orcia, colline dorate e cantine accese
Nel cuore della Toscana, la val d’Orcia assume sfumature di rame e oro. I cipressi solitari fiancheggiano strade bianche che serpeggiano tra Pienza, San Quirico e Montalcino. Le vigne, ormai spoglie, rivelano filari ordinati che disegnano curve morbide sull’orizzonte. Le cantine aprono porte di legno antico, invitando ad assaggiare Brunello e zuppe di farro fumanti, mentre dalle finestre si intravvedono tramonti rosati che abbracciano le crete.
Alpe di Siusi in ascolto del silenzio alpino
sull’Alpe di Siusi novembre significa prati brinati e cielo quasi trasparente. Al mattino i passi scricchiolano sul sottile strato di ghiaccio, i sentieri conducono a malghe isolate dove il pino cembro profuma l’aria interna e una stufa alimentata a legna borbotta piano.Davanti alle grandi vetrate, le sagome delle Dolomiti emergono nette, scolpite da un sole basso che definisce ogni cresta. Lo sguardo corre libero, la mente si alleggerisce, e il silenzio diventa parte integrante del paesaggio.












