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Viaggio in auto nelle Asturie: quattro giorni tra costa, montagne e borghi autentici

di Martina Esposito
14-Ott-2025 13:29
in Notizie, Viaggi
Reading Time: 4 mins read
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Asturie, natura feroce e borghi di mare: viaggio nella Spagna verde

Un angolo remoto dove il verde incontra l’oceano
In asturie la foresta scorre sino alle scogliere, le montagne sembrano tuffarsi nell’atlantico e un manto di smeraldo abbraccia ogni collina. Questo tratto di Spagna nord-occidentale, incastonato tra Cantabria e Galizia, regala l’illusione di trovarsi nelle Highlands o sulle sponde d’Irlanda: un contrappunto perfetto alla folla che assedia le metropoli più famose.

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Come arrivare e spostarsi
L’aeroporto di Asturias si trova a una quarantina di minuti d’auto da Gijón; in alternativa si può atterrare a Bilbao o a Santiago de Compostela e poi imboccare l’autostrada costiera. Il noleggio di un’auto resta la scelta più pratica, perché autobus e treni procedono con ritmi rilassati, la stessa lentezza che rende questa regione irresistibile.

 

Sulle tavole il sidro, nei vicoli l’autenticità
Fra i filari di meleti di Villaviciosa il sidro non è semplicemente una bevanda: è un rito antico che impone di versare il liquido dall’alto per farlo “respirare”. Più di ottanta varietà di mela entrano nei tini, regalando profumi che si mescolano alla brezza marina. A pochi minuti, la Ría de Villaviciosa si snoda come un fiordo, offrendo acqua calma per SUP e kayak mentre gli aironi sorvolano le paludi.

 

Gijón,surf e notti di sidro
Gijón accoglie con le sue spiagge urbane,dove le tavole da surf sfrecciano fin sotto le antiche mura. Il promontorio di Cimavilla separa in due la baia e sostiene il monumentale elogio dell’Orizzonte, scultura che incornicia l’infinito oceano. Al calare del sole, tra i vicoli colmi di sidrerie, l’aria si impregna di mela e di salsedine. Qui il cabrales, formaggio di grotta dal carattere deciso, incontra la carne di vitello asturiano IGP in tapas dal sapore robusto.

 

Oviedo,capitale di pietra e di pellegrini
Il cuore delle Asturie batte tra i portici e le vie lastricate di Oviedo. La cattedrale gotica, le oltre cento sculture disseminate nelle piazze, le sidrerie del quartiere Gascona e il richiamo del Cammino Primitivo rendono la città un crocevia di storia e devozione. A tavola domina il cachopo, una cotoletta ripiena grande quanto il piatto, pronta a sfidare i più affamati.

 

Dalla pietra all’acqua: borghi sospesi tra passato e oceano
Sul litorale orientale spicca Llanes, scrigno di case color pastello affacciate su un porto che sa di Medioevo: mura possenti, una cattedrale romanica, caffè che servono pescato del giorno e sidro fresco. Dietro il paese si alzano i monti Cuera, creando un colpo d’occhio dove mare smeraldo e creste grigie convivono in poche centinaia di metri.

 

Avilés, archeologia industriale e architettura futurista
L’ex regina della siderurgia ora vibra di vita culturale attorno al Centro Niemeyer, complesso sinuoso firmato dall’archistar brasiliana. Sotto i portici del centro storico, l’horreo in Plaza del Carbayedo ricorda il passato agricolo, mentre il carnevale Antroxu infiamma le strade con sfilate mascherate che invitano a unirsi alla festa.

 

Picos de Europa,cattedrali di roccia e laghi alpini
A meno di un’ora di guida dalla costa,i Picos de Europa svettano con pareti verticali che ospitano lupi e,più in alto,qualche timido orso bruno. Il sentiero che conduce ai laghi di Covadonga si insinua tra prati d’altura, dove il silenzio è rotto solo dal tintinnio dei campanacci bovini.H2 – Verso ovest, laddove l’oceano ruggisce
La litoranea che collega Avilés a Castropol regala visioni selvagge: cale di sabbia nascosta, scogliere battute dal vento, pini e eucalipti profumati. A cadavéu un promontorio erboso sorregge l’Ermita de la Regalina, cappella bianca che domina il blu infinito dell’Atlantico; nei giorni limpidi il verde del prato sembra dipinto a mano. Poche curve più in là appare Luarca, borgo di pescatori incastonato in un anfiteatro di case candide ferme agli anni Cinquanta. L’ultima tappa è Castropol, adagiata sulla Ría del Eo: qui le acque calme attirano canottieri e chiudono simbolicamente il viaggio prima che inizi la terra di Galizia.

 

Dove dormire per sentirsi asturiani
Nelle città maggiori esistono hotel contemporanei, ma il fascino autentico si trova nelle casas rurales disseminate tra vallate e villaggi. Molte sorgono dentro antichi horreos convertiti in camere accoglienti, dove la colazione profuma di latte fresco e marmellata di mela preparata in casa.H4 – Un itinerario in quattro giorni, tra strada e sentieri
il tour ideale si dipana da Llanes a Castropol passando per Villaviciosa, Gijón, Oviedo, Avilés e Cadavéu. In auto si percorrono poco più di 250 chilometri, intervallando escursioni a piedi lungo il Cammino del Norte e soste gastronomiche in piccole trattorie di campagna. Chi ha più tempo può dedicare un paio di giorni extra ai Picos de Europa,lasciandosi conquistare da vette che sfiorano i duemila metri.

 

Perché le Asturie restano un segreto ben custodito
L’assenza di grandi resort, la distanza dalle rotte dei charter e la lentezza dei collegamenti pubblici fungono da filtro naturale contro l’overtourism. In cambio si ottengono scogliere drammatiche, villaggi da cartolina e una gastronomia che va dalle zuppe di fagioli alle ostriche della Ría del Eo, sempre accompagnate da un bicchiere di sidro versato con gesto teatrale.

Tags: Asturieborghi marinariGijón surf e sidroPicos de Europaviaggio Spagna verde
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