
Valore nutrizionale dell’uovo
Un singolo uovo racchiude circa 6 grammi di proteine ad alto valore biologico e fornisce vitamina A, vitamina E, B12 e folati. Il tuorlo spicca per la presenza di luteina, utile per la vista, mentre l’albume offre proteine prive di grassi significativi. Insieme, questi elementi sostengono metabolismo, sistema nervoso e salute oculare.
Benefici di un consumo quotidiano
Quando finisce nel piatto ogni mattina, l’uovo regala un prolungato senso di sazietà grazie all’unione di proteine e grassi “buoni”. Le vitamine del gruppo B e gli amminoacidi favoriscono la vitalità di pelle, capelli e unghie. La colina sostiene memoria, umore e controllo muscolare. La vitamina D agevola l’assorbimento del calcio, irrobustendo lo scheletro, beneficio particolarmente prezioso per chi vive in Nord Europa durante i mesi a scarsa esposizione solare.
Quando il colesterolo diventa un problema
Un tuorlo contiene in media 200 mg di colesterolo, quasi il 70 % del fabbisogno giornaliero. Le ricerche più aggiornate mostrano che, in persone sane, un uovo al giorno non altera in modo significativo il rischio di disturbi cardiovascolari. Chi convive con ipercolesterolemia o patologie cardiache, invece, dovrebbe limitarsi a tre o quattro uova intere la settimana, scegliendo eventualmente solo l’albume, che non ospita colesterolo e offre comunque ottime proteine.
Quante uova mettere nel menu settimanale
Indagini internazionali portate avanti tra Stati Uniti, Italia ed altri Paesi indicano che fino a sette-dieci uova ogni sette giorni risultano sicure per la maggioranza della popolazione sana, purché inserite in un’alimentazione varia ricca di frutta, verdura e cereali integrali. Effetti negativi emergono soltanto quando le uova vengono abbinate abitualmente a cibi ultraprocessati o ricchi di grassi saturi, quali insaccati e burro.
Varietà di uova e qualità dell’allevamento
Optare per uova provenienti da galline allevate all’aperto o con metodo biologico può ridurre il contenuto di colesterolo e innalzare la quantità di luteina. Un’attenzione maggiore all’etichetta, dunque, consente di portare in tavola un alimento non solo nutriente ma anche più sostenibile.











