
Una pedalata che parte da Domodossola e raggiunge Fondotoce
La ciclovia del Toce segue l’andamento sinuoso del fiume per quasi cinquanta chilometri, unendo la stazione ferroviaria di Domodossola con quella di Verbania-Pallanza. Il dislivello minimo – si parte da 270 m e si scende a 194 m – permette a chiunque di godersi la corsa senza temere pendenze impegnative. Il tracciato coincide in parte con la Via del Mare,itinerario che collega il Piemonte alle coste liguri,e si incrocia al nord con il progetto Laghi e Monti Bike. Lungo la via il paesaggio cambia di continuo: si alternano centri storici, argini erbosi, sentieri ombreggiati e passerelle in legno che invitano a rallentare per scattare una foto.
Tra borghi di pietra e memorie medievali
Il primo tratto attraversa il cuore dell’Ossola. Subito fuori dalla stazione di domodossola la ciclabile costeggia i binari,supera un paio di sottopassi e punta verso Vogogna,custode di un borgo medievale dominato dal castello. Le stradine lastricate, le case in pietra e i porticati seicenteschi regalano l’impressione di pedalare dentro un set cinematografico. Qui vale la pena fermarsi per un caffè in piazza, riempire la borraccia alle fontane e magari assaggiare un pezzetto di pane di segale ancora caldo di forno.
Quando la pista si infila tra querce e castagni
Superata Vogogna,la vegetazione diventa fitta. Il tratto che conduce a Ornavasso si lascia alle spalle l’abitato e si inoltra in un corridoio verde di querce, castagni e ontani. Il fiume corre a pochi metri, nascosto da alti ciuffi di felci. Ogni tanto la pista cambia fondo, passando dall’asfalto liscio a ghiaia compatta; i ciclisti amano questo alternarsi di superfici perché aggiunge un pizzico di avventura. In estate l’ombra degli alberi mantiene la temperatura piacevole anche quando il termometro in pianura supera i 30 °C.
Dalle eriche alle ninfee sul delta del Toce
A sud di Ornavasso l’aria comincia a profumare di fiori. La pedalata prosegue tra campi di erica, radure umide e canneti popolati da aironi. Avvicinandosi alla riserva naturale del Fondo Toce, la valle si apre e lo sguardo si perde tra specchi d’acqua dove sbocciano ninfee bianche. Il percorso termina proprio qui, a pochi metri dal punto in cui il fiume si getta nel Lago Maggiore, regalando l’ultima cartolina di un viaggio che alterna natura autentica e piccoli centri pieni di storia.
Anello dei fiumi: la bonus track a nord di Domodossola
Chi ha ancora energia può allungare la giornata scegliendo l’itinerario circolare chiamato In bici tra i fiumi. Questo anello parte e rientra a Domodossola, si snoda lungo le sponde del Toce, sfiora il Bogna e accarezza il Diveria, offrendo un continuo gioco di riflessi d’acqua.Il terreno, perlopiù sterrato, permette di scoprire spiaggette fluviali dove immergere i piedi e distendersi al sole prima di rimettersi in marcia.
Il periodo ideale per salire in sella
Dalla primavera al tardo autunno ogni stagione regala motivi diversi per partire. In aprile e maggio la valle si riempie di primule, mughetti e ciliegi in fiore; tra giugno e agosto il fresco del fiume e la quota moderata offrono un rifugio dalla canicola della pianura; a settembre e ottobre il foliage colora i versanti di giallo, arancio e rosso. L’inverno resta l’unico momento meno indicato: il freddo intenso,il fango e l’umidità possono trasformare i tratti sterrati in un percorso scivoloso.











