
La sorpresa notturna davanti al Colosseo
Nel cuore della notte, un enorme striscione è stato fissato accanto al colosseo. La frase comparsa sul telo, “Che fossi uno spione lo sapevamo già… Zalewski, tradire un amico si chiama infamità”, ha destato stupore tra i passanti mattinieri e gli addetti alla sicurezza dell’anfiteatro. Il messaggio, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non affonda le radici nel tifo calcistico né coinvolge gruppi ultras.
Dalla Capitale a Bergamo: il trasferimento sportivo non placa le polemiche
Oggi Nicola Zalewski veste la maglia dell’Atalanta, ma il suo trascorso con la Roma non smette di far parlare di sé. Mentre a Bergamo si concentra esclusivamente sul campo, nella Città Eterna serpeggiano ancora malumori che nulla hanno a che vedere con corner o dribbling.
L’intreccio sentimentale dietro l’accusa
Il calciatore,durante la permanenza nella Capitale,aveva intrecciato una relazione con Nicol Luzardi. Poco dopo, la frequentazione è terminata e al centro delle sue attenzioni è comparsa l’influencer Emily pallini, già legata in passato al rapper e producer  Ludwig. Proprio quest’ultimo, un tempo grande amico di Zalewski, si sarebbe sentito ferito dal repentino cambio di rotta.
Amicizia infranta e silenzi assordanti
L’odore di vendetta aleggia nell’aria romana. Non è ancora emerso chi abbia effettivamente collocato il telo, ma l’accusa rivolta al calciatore appare chiara: avrebbe rotto un legame di amicizia pur di inseguire una nuova fiamma.
Nessuna rivendicazione, solo domande
Al momento, né gruppi organizzati né singoli tifosi hanno rivendicato l’azione. Resta quindi il mistero su chi abbia voluto gridare al mondo la propria rabbia davanti a uno dei monumenti simbolo di Roma.
Il Colosseo come palcoscenico di una storia privata
Ancora una volta il monumento più celebre della città si trasforma in megafono di vicende personali, mescolando sentimenti, lealtà e pettegolezzi in un unico, clamoroso fotogramma notturno.
 
			












