
Il ritorno in sala di un’icona irregolare
«Siamo in un film di Alberto Sordi?», domanda provocatoria pronunciata da Nanni Moretti in uno dei suoi primi set, diventa oggi il titolo di un documentario firmato da Steve Della Casa insieme a Caterina Taricano. L’opera, proiettata esclusivamente il 3, il 4 e il 5 novembre, punta i riflettori su un attore capace di riflettere l’immagine di Italia senza filtri, tanto da far sentire inadeguata una parte della sinistra che, per decenni, non si è riconosciuta nei suoi personaggi.
Ritratti controcorrente e ironie urticanti
Secondo il regista Della Casa, Sordi non può essere incasellato né a destra né a sinistra: «Ha creato figure «fortemente anticonformiste»». L’esempio più citato resta il sottotenente di Tutti a casa, protagonista di una satira corrosiva sull’8 settembre. La risata, osserva il documentarista, era spesso scambiata per superficialità; così il comico veniva relegato in un immaginario campionato di serie B, giudicato incapace di affrontare temi seri.
Critiche, fraintendimenti, prese di posizione
Le pagine più dure della sua storia artistica riguardano gli stroncatori che lo tacciavano di cinismo. La pungente ironia dell’attore urtava l’establishment culturale, soprattutto quando lui decideva di non schierarsi in molte battaglie politiche abbracciate dal cinema del dopoguerra. Questo atteggiamento gli procurò ripetute contestazioni, eppure dietro ogni maschera comica si nascondeva un artista che, parole del regista, «si poneva domande reali».
Un coro di testimonianze sul grande schermo
Le immagini d’epoca si alternano alle riflessioni di protagonisti di spettacolo e cultura: Giuliano Montaldo, Nicola Piovani, ascanio Celestini, Vincenzo Mollica, Riccardo Rossi e lo stesso steve Della Casa raccontano come quella risata, tanto temuta, abbia in realtà inciso in profondità nel tessuto sociale di Italia.
Un appuntamento da tre giorni per riscoprire Sordi
Distribuita da Altre Storie, la pellicola arriverà in oltre cento sale da venerdì 3 novembre e rimarrà sugli schermi fino a domenica 5. Chiunque desideri osservare, attraverso la lente di un comico geniale, i vizi e le virtù di un Paese, troverà in queste date un’occasione irripetibile.











