
Un’interfaccia più dinamica per gli schermi ampi
Negli ultimi anni google ha perfezionato il multitasking su android introducendo la taskbar permanente, il desktop windowing e un drag and drop più intuitivo, così da rendere i tablet sempre più vicini all’esperienza di un computer portatile. Nonostante questi progressi, la gestione simultanea di numerose finestre continua a rappresentare un ostacolo, soprattutto su dispositivi con diagonali generose, dove lo spazio andrebbe sfruttato in maniera più elastica rispetto alla tradizionale suddivisione in due o tre colonne.
Il gesto che trasforma un’app in una bolla
Nella build Android 25.10 Canary, alcuni sviluppatori hanno scovato nel codice del Pixel Launcher e della taskbar un inedito gesto di trascinamento. Il tutorial incorporato recita: “Drag to the bottom corners to make it float”, mostrando un’animazione in cui l’utente trascina l’icona di un’app verso uno degli angoli inferiori e la vede ridursi a una piccola finestra circolare, pronta a essere richiamata o minimizzata in qualsiasi momento. Finora le bolle erano prerogativa delle sole notifiche in stile chat,ma questa evoluzione suggerisce l’intenzione di estendere la logica a qualunque software,garantendo un multitasking più fluido e coerente con l’ampio display dei tablet.
Stato dello sviluppo e possibili date
Un anno fa era circolato il progetto “bubble Anything”, pensato per creare due o più finestre galleggianti su schermi ridotti, considerato poi accantonato. Le tracce riemerse nelle versioni di prova, unite al tutorial già tradotto in varie lingue, indicano che l’idea è tornata d’attualità. Se il calendario interno resterà invariato,la novità potrebbe vedere la luce con Android 16 QPR3 attorno a marzo 2026; il condizionale rimane d’obbligo,perché il rilascio definitivo dipenderà dai test che Mountain View sta conducendo in queste settimane.
Una coerenza maggiore con l’attuale multitasking
Il nuovo sistema appare perfettamente allineato alle funzioni esistenti: l’utente potrà trascinare l’app dalla taskbar e rilasciarla nel punto desiderato, come già avviene per lo split screen, ma con il vantaggio di ottenere una vera e propria finestra mobile.L’interfaccia conserverà la classica posizione nell’angolo inferiore destro,accanto alle altre applicazioni parcheggiate,così da evitare sovrapposizioni invasive e mantenere ordinata la schermata principale.
Perché puntare sulle finestre fluttuanti
Con la diffusione di schermi da 11 o 12 pollici – ormai standard nei modelli di fascia media – l’uso di un’unica app a tutto schermo risulta limitante. Aprire un browser in dimensioni ridotte mentre si consulta un documento o si partecipa a una videochiamata permette di sfruttare ogni centimetro del display, rendendo il tablet un sostituto credibile del laptop per molte attività quotidiane.












