
Un viaggio in quattro tappe
Fino al 5 ottobre la capitale ospita quattro mostre diffuse che celebrano l’immaginazione sconfinata di Hugo Pratt. L’iniziativa, nata dalla collaborazione fra il Festival della Letteratura di Viaggio e Cong Edizioni, getta le basi per i tributi che nel 2025 ricorderanno il trentennale della scomparsa del maestro e, poco dopo, il centenario della nascita nel 2027. Il percorso intreccia documenti, fotografie, lettere e riproduzioni di tavole celebri, per restituire tutta la vitalità delle avventure create dall’autore di Corto Maltese.
Biblioteca Nazionale centrale. I libri che hanno forgiato l’eroe romantico
In viale Castro Pretorio 105 una sala luminosa espone la piccola “biblioteca di bordo” che nutrì l’immaginario di Pratt. Tra scaffali e teche scorrono i nomi di Jack London, Hermann Hesse, Joseph Rudyard Kipling, Arthur Rimbaud, William Shakespeare, James Fenimore Cooper e kenneth Roberts. I loro testi, affiancati da ritratti e citazioni, rivelano l’origine di quella inesauribile aria di libertà che spinge il marinaio dalle orecchie trafitte verso ogni orizzonte.
Museo delle civiltà. Maschere, scudi e tavole disegnate
A piazza Guglielmo Marconi la rotta punta verso Oceania, Africa e Americhe. Le tavole a colori di pratt dialogano con maschere,tessuti,scudi e monili provenienti dalle collezioni etnografiche permanenti. Il confronto fra china e reperti materiali fa emergere la minuziosa attività di documentazione visiva che precedeva ogni tratto di pennino. Un sistema di videoproiezioni avvolge il visitatore, offrendo scorci di viaggi reali e spunti per riconoscere tracce, analogie e influenze reciproche.
Ministero degli Esteri. L’Etiopia negli archivi
Nel maestoso edificio della Farnesina centinaia di carte d’archivio restituiscono l’atmosfera dell’Etiopia degli anni Quaranta, dove il giovane Pratt frequentò la scuola Vittorio Emanuele III ad Addis Abeba. Relazioni, lettere, telegrammi e fotografie illustrano l’ingresso delle truppe britanniche, la retata, l’internamento e le fughe nel deserto. Quel vissuto riemerge più tardi nelle pagine di Le Etiopiche e de Gli scorpioni del deserto, qui accostate ai documenti coevi per evidenziare il legame fra esperienza diretta e creazione narrativa.
Società Geografica Italiana. Rotte reali e immaginarie
Al Palazzetto Mattei, in via della Navicella 12, il viaggio prosegue fra antiche carte nautiche e moderne planisferi. Le mappe tracciano i percorsi di Ulisse, primo marinaio illustrato da Pratt nell’Odissea uscita sul Corriere dei Piccoli nel 1963, e quelli di Corto Maltese, nato nel 1967 con Una ballata del mare salato. Un’intera sala guarda al pacifico, proiettandosi dal racconto originario sino alle pagine freschissime de L’isola di ieri, presentate in anteprima nel giardino di Villa Celimontana durante l’attuale edizione del festival.












