
Scoperta tra le ceneri di Ercolano
Una recente analisi condotta sui papiri carbonizzati custoditi nella Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli ha portato alla luce nuove informazioni sulla figura di Zenone di cizio, fondatore dello Stoicismo. Gli studiosi hanno rilevato che il filosofo, di origini fenicie, presentava una marcata debolezza fisica, probabilmente causata da un’alimentazione estremamente frugale, e mostrava una naturale propensione all’isolamento, evitando con costanza i banchetti pubblici. Questi elementi rafforzano l’immagine di un pensatore quasi ascetico, interamente dedito alla riflessione speculativa.
Termografia attiva, la chiave di lettura
Per “rileggere” i manoscritti è stata impiegata la termografia attiva, tecnica capace di creare un netto contrasto tra l’inchiostro e il supporto carbonizzato, fornendo al contempo dati preziosi per la conservazione: le caratteristiche dell’ordito del papiro e i punti in cui i frammenti sono incollati al cartoncino di sostegno. Gli esperimenti, realizzati con laboratori mobili presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi di Napoli, hanno permesso di decifrare porzioni di testo finora illeggibili, restituendo così un patrimonio di conoscenze altrimenti perduto.
Un ritratto inedito del filosofo fenicio
Nel papiro pherc.1018, che contiene la Storia della scuola stoica, la figura di Zenone viene tratteggiata in termini moralmente controversi: il testo raccomanda pratiche sociali e sessuali giudicate imbarazzanti dai contemporanei. L’autore ironizza inoltre sulla scarsa familiarità del filosofo con la lingua greca, riflesso del disprezzo nutrito dai greci verso chi non fosse madrelingua. Si apprende anche che, durante un banchetto o in un bagno termale, Zenone si lamentò per essere stato collocato vicino all’ingresso; in quell’occasione venne accusato di infastidire i giovani con chiacchiere e rimproveri, e fu persino deriso per non aver saputo procurare un semplice calderone d’acqua calda.
L’eredità stoica celebrata
Alla sua morte, la grande fama di Zenone spinse la comunità ad organizzare solenni funerali pubblici, riconoscendogli un’autorevolezza filosofica che travalicava i confini della polemica. La direttrice di un importante istituto di ricerca sul patrimonio culturale ha sottolineato che la diagnostica non invasiva sta rapidamente evolvendo grazie a metodi sempre più avanzati, spesso utilizzati in modo integrato, capaci di rendere visibili proprietà dei materiali altrimenti inaccessibili.












