
Il palco di Sassuolo diventa tribunale delle accuse
Sul palco del Festival di giustizia penale a Sassuolo, nel cuore della provincia di Modena, Michel Platini prende il microfono e afferma che «la giustizia sportiva è uno scandalo». L’ex fuoriclasse francese ricorda di essere stato assolto dai giudici civili nel filone sulla presunta corruzione all’interno della Fifa, mentre l’organo disciplinare calcistico lo ha comunque squalificato.
L’intreccio svizzero tra procure e federazione
Durante l’intervista curata dal giornalista Alvaro Moretti,l’ex presidente Uefa descrive un sistema che,a suo dire,sarebbe controllato da una «mafia svizzera». Platini sostiene che in Svizzera i presidenti delle commissioni disciplinari siano scelti direttamente dalla Fifa e aggiunge che alcuni magistrati, al termine della carriera, riceverebbero proposte di lavoro dall’organizzazione calcistica. Al centro delle critiche finisce anche il Tribunale arbitrale dello sport, finanziato ogni anno, secondo l’ex n.10 bianconero, con un milione di euro proveniente da Zurigo.
Il parallelo con il caso Dreyfus
Quando gli viene chiesto se la sua vicenda ricordi quella di Alfred Dreyfus, Platini annuisce e dichiara che il paragone calza. Ribadisce che «il calcio non appartiene a Uefa o Fifa, bensì a tutti», e invita a riformare le istituzioni sportive dall’interno.H2 – Dubbi sul Mondiale in Qatar e frecciate ai vertici
Parlando dell’assegnazione della Coppa del Mondo al Qatar, Platini spiega di avere votato per l’emirato perché «era la settima candidatura del mondo arabo, mai presa in considerazione prima». Su Gianni Infantino afferma che inizialmente non fosse coinvolto nel suo procedimento disciplinare, mentre di Aleksander Ceferin dice semplicemente: «Non lo conosco».
Il ricordo dell’Heysel
L’ex numero dieci ricorda poi la notte drammatica allo stadio Heysel di Bruxelles,definendola «il momento più brutto». Ritiene che la decisione di disputare comunque la partita abbia evitato una tragedia ancora più ampia nelle vie della capitale belga.
Uno spiraglio per il futuro
Prima di lasciare il palco, Platini apre alla possibilità di un ritorno sulla scena calcistica, con l’obiettivo di «fare contare i calciatori». Precisa di sentirsi ormai troppo avanti con gli anni per candidarsi in prima persona, ma immagina un progetto in cui gli ex giocatori guidino le scelte chiave per il futuro del pallone.











