
Il racconto come forza di coesione
La capitale portoghese si prepara a un tris di giornate fitte di proiezioni e incontri dal 30 ottobre al primo novembre. La manifestazione gemella dell’omonimo evento newyorchese, ideata da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff all’indomani dell’11 settembre, approda per la seconda volta in Portogallo con l’obiettivo di mostrare come le storie possano favorire il dialogo, mettere in discussione i costumi e saldare i legami tra comunità.
Palcoscenico diffuso tra luoghi storici e spazi contemporanei
La città si trasforma in un grande set: la Unicorn factory, il Teatro Ibérico e il convento do Beato diventano poli vitali dove scorrono pellicole internazionali, conversazioni con gli autori e registrazioni di podcast dal vivo. Ogni location, scelta per la propria identità architettonica e culturale, offre al pubblico un’esperienza immersiva che mescola tradizione e innovazione.
Apertura in grande stile e talenti in arrivo
Mercoledì sera l’anteprima con In the Hand of Dante, firmato dall’artista e regista Julian Schnabel, ha dato il via alle danze. Nelle giornate successive arriva Michel franco con la sua più recente opera, Dreams. Sul tappeto rosso sono attese presenze che attraversano generi e generazioni: l’icona romantica Meg Ryan, il carismatico italo-americano Giancarlo Esposito, la britannica Kim Cattrall nota per la serie “Sex adn the City”, e l’americana Edie Falco, indimenticabile volto de “I Soprano”.
Tre giorni di full immersion cinematografica
Dal mattino fino a notte fonda, Lisbona ospita anteprime, masterclass e confronti aperti che mettono a fuoco il potere trasformativo del cinema. Le proiezioni alternano opere di autori affermati a titoli emergenti, offrendo un caleidoscopio di visioni che spaziano dal dramma alla commedia, dal documentario alla sperimentazione più audace.
Un festival nato dalla resilienza
Il gemello europeo del Tribeca trova le sue radici nello spirito di rinascita che ventitré anni fa spinse i fondatori a rivitalizzare un quartiere di New York segnato dalla tragedia. Oggi quella stessa energia creativa attraversa l’Oceano Atlantico e si riversa sulle sponde del Tago, confermando la vocazione di Lisbona a crocevia culturale e incubatore di talenti internazionali.












