
Uno spettacolo cromatico tra le montagne di Famatina
A circa dodici chilometri da Chilecito, lungo la panoramica Ruta 14, un panorama quasi onirico attende chi ama la natura più autentica.Qui l’Unión de los Ríos regala un gioco di colori impareggiabile: un corso d’acqua giallo ocra corre accanto a un flusso azzurro cristallino, indicando con una linea netta il punto in cui due mondi liquidi si sfiorano. L’eco delle vette del massiccio di Famatina amplifica la magia di questo incontro, trasformando il silenzio della valle in uno scenario da dipinto.
Il punto esatto in cui l’acqua si divide e poi si fonde
Una breve passeggiata di circa duecento metri,dopo l’ultimo tratto di strada in ripio facilmente percorribile,conduce sul greto in cui i due fiumi scorrono affiancati. Per qualche decina di metri l’acqua dorata del Río amarillo e quella turchese del Río de la Quebrada de Agua Negra avanzano parallelamente prima di amalgamarsi in una corrente dal riflesso giallo-ambrato.La scena cambia sfumature con la luce e con le stagioni, rendendo ogni visita diversa dalla precedente.
Perché il Río Amarillo resta dorato e il Río de la Quebrada appare turchese
Il segreto non risiede in trucchi ottici bensì nei sedimenti che ciascun affluente trascina a valle. Il Río Amarillo raccoglie particelle di ferro e zolfo provenienti dalle rocce circostanti, mentre il Río de la Quebrada de Agua Negra trasporta solfato di rame e calcare che donano all’acqua una tonalità limpida e blu.Densità,pH e temperatura restano in equilibrio quasi perfetto,così i flussi non si mescolano all’istante.Secondo gli studiosi del servizio geologico nazionale, un’alchimia tanto stabile si riscontra solo in pochissimi luoghi del pianeta.
Come raggiungere Chilecito partendo dall’Italia
Il viaggio comincia con un volo dall’aeroporto di Roma Fiumicino o da altri hub italiani verso Buenos Aires. Dopo un tragitto di diciotto-venti ore,l’atterraggio avviene all’aeroporto internazionale Ezeiza oppure al Jorge Newbery. Un collegamento aereo interno conduce a La Rioja o direttamente a Chilecito. L’ultima parte del tragitto procede in automobile lungo avenida La Mexicana, dove l’asfalto lascia il posto a uno sterrato comunque ben segnalato.
Gli ultimi chilometri lungo la Ruta 14
La carreggiata si insinua tra pendii brulli e arbusti bassi. Una volta parcheggiata l’auto, un sentiero naturale invita a proseguire a piedi fino al balcone panoramico che domina la congiunzione dei due fiumi. Lungo il percorso l’aria tersa porta con sé un leggero sentore minerale, preludio alla visione che attende alla meta.
Miti andini e memorie di minatori
Le comunità native narrano che i due corsi rappresentino spiriti opposti uniti in un abbraccio di pace. I vecchi minatori del Famatina utilizzavano l’Unión de los Ríos come punto di riferimento nelle spedizioni in quota. Le rocce del letto fluviale, ricche di minerali, rilasciano a tratti un profumo sulfureo; impastate con l’acqua, assumono una consistenza simile alla masilla, una pasta naturale un tempo impiegata per piccoli lavori artigianali.
Un profumo di zolfo e la masilla delle rocce
L’odore acre che talvolta aleggia nell’aria ricorda l’intensa attività geologica della zona. Le pietre assumono venature gialle, rosse e verde rame, disegnando motivi quasi astratti lungo le rive. Chi si avvicina all’acqua resta stupito dalla differenza di temperatura tra i due flussi: la corrente gialla risulta leggermente più calda di quella azzurra grazie alla maggiore concentrazione di metalli ferruginosi.
Un angolo perfetto per chi cerca silenzio e fotografie irripetibili
Nonostante la notorietà raggiunta via social, questo straordinario teatro naturale rimane fuori dai circuiti di massa. Gli appassionati di fotografia paesaggistica, trekking e picnic trovano un luogo rarefatto dove la natura esibisce la sua forza più primordiale. Due colori opposti avanzano fianco a fianco, dimostrando come nella diversità possa nascere una bellezza sorprendente.












