
Le parole di De Siervo
«Rabiot dimentica, come spesso capita a chi percepisce compensi elevati, di essere remunerato per svolgere una professione: scendere in campo», sottolinea Luigi De siervo, amministratore delegato della Serie A, all’uscita dallo Stadio Olimpico. L’occasione è l’assemblea dei club, durante la quale l’ad interviene sulle dichiarazioni del centrocampista, che ha bollato come folle l’idea di disputare Milan-Como a Perth, in Australia. De Siervo ricorda che la società rossonera ha sostenuto la scelta di portare l’evento oltre confine e rileva come un calciatore debba mostrare considerazione per il denaro che percepisce, assecondando con maggiore impegno le decisioni del proprio datore di lavoro.
Il contesto della gara a Perth
L’amministratore delegato insiste sul fatto che la tutela della salute degli atleti resta prioritaria e spiega che la Lega combatte affinché ogni decisione segua criteri sensati. Giocare dall’altra parte del mondo è complesso, afferma, ma non irrealizzabile. I voli sono lunghi, ammette, tuttavia le squadre viaggiano in business class, consuetudine consolidata per le realtà di vertice. Secondo De Siervo,il carattere eccezionale di questa sfida giustifica l’impegno organizzativo richiesto.
L’appello alla professionalità
I protagonisti di primo piano, rimarca l’ad, percepiscono stipendi proporzionati allo sforzo richiesto. Per questo motivo dovrebbero riconoscere la legittimità di un sacrificio occasionale come la trasferta in oceania. De siervo chiude ricordando che l’obiettivo è affrontare la questione con armonia, convinto che i calciatori di rango abbiano, più di chiunque altro, gli strumenti per comprendere e accettare simili scelte.











