
Calendario e motivazioni
L’edizione 2025 del Festival di Sanremo si terrà dal 24 al 28 febbraio, una collocazione scelta per non sovrapporsi alle Olimpiadi invernali. Lo ha confermato Carlo Conti durante il suo intervento al Festival dello Spettacolo ospitato al Superstudio Più di Milano.
Numero dei brani in gara
Sul palco dell’Ariston dovrebbero risuonare 26 canzoni,anche se il conduttore non esclude un paio di sorprese. Con la consueta ironia, Conti ha spiegato che «è sempre meglio lasciare qualche posto libero per eventuali ripensamenti».
Struttura dello show
Il format ricalcherà quello dell’anno precedente, ma Conti ricorda che «ogni Festival ha vita propria». Un punto di share in più o in meno, a suo giudizio, dipende da una moltitudine di dettagli imprevedibili.
Il dopofestival e i programmi collegati
Il salotto notturno che segue la gara sarà guidato da Nicola Savino. Per lui l’impegno raddoppia: a gennaio condurrà anche quattro speciali di Tale e quale show.
Il metodo di selezione: paradiso, purgatorio e inferno
Il direttore artistico attualmente sta valutando circa 40 proposte. I brani sono stati suddivisi in tre gruppi simbolici – Paradiso, Purgatorio e inferno – un sistema che lo aiuta a scremare le candidature. Il mese in corso, ha spiegato, è il più complesso: si tratta di completare il puzzle, comporre il bouquet definitivo, individuare i «gioielli» da esporre in vetrina.
La notte e le responsabilità
Conti confessa di svegliarsi di soprassalto pensando alle scelte da compiere. L’obiettivo è individuare i pezzi capaci di diventare classici immediati o lanciare volti nuovi,come accadde nel 2017 quando una veterana come Fiorella Mannoia si vide superare dall’emergente francesco Gabbani.
Ambasciatrici e co-conduttrici
Sul fronte della presenza femminile al suo fianco, il presentatore mantiene il riserbo. «Prima definisco i titoli, poi penserò al resto» ha precisato.
L’incontro con Stefano De Martino
Sul palco è salito anche Stefano De Martino,che ha scherzato sulla possibilità di approdare a Sanremo: «Dovrei pescare parecchi pesci per arrivarci». Conti lo ha incoraggiato ricordando che il Festival richiede non solo conduzione, ma anche solida direzione artistica. De Martino ha risposto con un sorriso: «Questo mestiere è una maratona, non uno sprint».
Un nuovo Telegatto
La serata si è conclusa con la consegna di un Telegatto a Carlo Conti. Il conduttore ha ricordato con orgoglio il primo premio ottenuto nel 1991 per Big, la Tv dei ragazzi, sottolineando quanto la gavetta sia stata preziosa per la sua crescita professionale.












