
L’onorificenza e le emozioni di Bolle
Ricevere la laurea magistrale honoris causa in pratiche, linguaggi e culture della comunicazione ha provocato in Roberto bolle «una grandissima emozione». Il celebre étoile racconta di aver iniziato, quando aveva appena ventun anni, una missione precisa: avvicinare tutti alla danza, trasformandola in un’arte più inclusiva e meno percepita come elitista. Il riconoscimento assegnato dall’Università di Firenze «sancisce e riconosce» quanto costruito in decenni di attività, segnati da spettacoli televisivi e dalla festa della danza che ogni anno torna a milano con iniziative gratuite aperte a chiunque.
Una vita dedicata a rendere la danza accessibile
Fin dagli esordi, l’artista ha costruito un percorso che intreccia palcoscenico e sensibilizzazione culturale. Gli eventi organizzati negli anni, spesso ospitati in spazi pubblici di Milano e in altre città, hanno ridotto la distanza tra pubblico e coreografie d’autore. Le stesse esibizioni televisive pensate da Bolle hanno avuto l’obiettivo di spalancare la porta di teatri e accademie a chi non vi era mai entrato. Nel suo racconto affiora l’orgoglio di chi vede finalmente certificato l’impegno profuso: «Questo momento riconosce tutto ciò che ho realizzato in tanti anni».
Il progetto nelle scuole di Milano
Con la propria fondazione, l’étoile ha avviato da poco un’iniziativa che porta la danza direttamente fra i banchi di dieci istituti milanesi. Una lezione settimanale introduce gli studenti a un universo fatto di consapevolezza corporea, disciplina, rispetto dello spazio e relazione con gli altri. Bolle definisce la danza «una maestra di vita», capace di trasmettere valori educativi fondamentali per la crescita personale. Quei ragazzi che non avrebbero mai avuto l’occasione di sperimentare un plié o un jeté scoprono così un’arte che può orientare il loro cammino ben oltre la sala prove.












