Premio Giuseppe Colalucci, l’undicesima edizione illumina Roma
Un club storico fa da cornice all’evento
Presso il circolo Antico Tiro a Volo, nel cuore di Roma, si è svolta l’undicesima serata dedicata al Premio “Giuseppe Colalucci”. L’iniziativa, ideata da Guido D’Ubaldo, attuale presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, è nata per onorare la memoria dell’avvocato-giornalista Giuseppe Colalucci, per anni direttore del periodico tifone.
I riconoscimenti assegnati
Nel corso della cerimonia il palco ha accolto personalità provenienti da mondi differenti, accomunate dall’eccellenza. il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha ricevuto l’applauso della platea insieme all’ex tennista Adriano Panatta, al marciatore olimpico Massimo Stano, al tecnico di calcio Andrea Stramaccioni e al prefetto di Roma lamberto Giannini.
Ospiti dall’anima sportiva
Il filo conduttore con il pallone è proseguito grazie agli ex calciatori Lionello Manfredonia e Franco Cordova, mentre la sfera femminile del club giallorosso è stata rappresentata dalla responsabile della Roma Femminile betty Bavagnoli.
Volti della cultura e dello spettacolo
L’arte ha trovato voce nel cantante Amedeo Minghi, nell’attore Maurizio Mattioli, nell’attrice Selene Caramazza e nel produttore-sceneggiatore Stefano Bises. Il microfono dell’informazione, invece, ha visto premiati i giornalisti Francesca Fagnani, giovanni Floris, Alessandro Vocalelli e Paolo De Laurentiis, che hanno arricchito il racconto della serata.
Il palmarès delle prime dieci edizioni
Nelle edizioni precedenti il riconoscimento era stato conferito, tra gli altri, a Carlo Verdone, Edoardo Leo, Giuseppe Conte, Roberto Gualtieri, Antonello Venditti, Rocco Papaleo, Lorella Cuccarini, all’ex commissario tecnico della nazionale Roberto Mancini, al triplista Andy Diaz, alla marciatrice Antonella Palmisano, all’imprenditore Maurizio Stirpe, al direttore di quotidiano Davide Desario, al conduttore Sigfrido Ranucci, al comico Max Giusti, all’ex premier Massimo D’Alema, al sottosegretario all’editoria Alberto Barachini e all’allenatore Claudio Ranieri.
