Il male secondo the Zen Circus diventa musica ruvida e viscerale nel nuovo album
Il tema oscuro che pervade la società contemporanea
C’è poco da edulcorare: il male abita accanto a noi, si infiltra nei social, nelle trasmissioni televisive, nei rapporti umani ormai esasperati. «Il Male è ovunque. Ma cos’è? Dolore fisico? Malattia? Crudeltà gratuita? Una componente naturale dell’essere umano? Sofferenza? il contrario del Bene? Siamo davvero sicuri che, eliminandolo dall’estetica della società contemporanea, non finiamo per farlo crescere?», si interrogano i The Zen Circus, formazione rock toscana che ha scelto di mettere il male al centro del proprio nuovo disco, in arrivo il 26 settembre per Carosello Records. L’album porta un titolo emblematico: “Il Male”. Undici tracce dirette e prive di filtri affrontano il dolore in tutte le sue sfumature.
Undici brani nati in sala prove
Durante la lavorazione, raccontano Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli e Francesco Pellegrini, la consapevolezza del filo conduttore è arrivata a metà percorso. Il male, spesso rimosso dalla società, «è il nostro talento migliore, assume mille forme. Nasconderlo o ignorarlo non lo annulla, anzi lo alimenta». A livello sonoro, la band torna alle origini: chitarra, basso, batteria, rabbia e sudore. Un anno di prove, poi registrazioni quasi in presa diretta, senza inseguire la perfezione digitale. «La speranza è una trappola, diceva Monicelli. Dopo ottant’anni di pace entro i nostri confini,stiamo respirando un’aria che non avevamo mai avvertito», spiega Appino.
Dalla satira degli anni Settanta al Malefico Presente
Il titolo evoca immediatamente la celebre rivista satirica che circolò tra fine anni Settanta e inizio Ottanta, sebbene i componenti del gruppo non fossero ancora nati. Mentre erano in studio, hanno pensato di far dialogare quelle suggestioni con il nuovo progetto. È nata così la collaborazione con Enzo Sferra, storico illustratore della rivista, che firma una tavola originale intitolata “Malefico presente”: un omaggio visivo ai brani, ricco di allegorie e citazioni che intrecciano la satira graffiante di Sferra con l’attitudine ribelle del quartetto.
Prendere posizione quando il mondo brucia
In un pianeta che sembra sgretolarsi, gli Zen Circus non girano lo sguardo altrove. Giorni fa hanno suonato al concerto SOS Palestina a Firenze. «Vita artistica e vita privata devono restare distinte, ma ognuno deve potersi guardare allo specchio e camminare con i propri figli senza sentirsi uno schifo», sottolinea Qqru. «Forse un concerto non cambia le cose, tuttavia in certi momenti tacere non è possibile. Non condanno chi resta in silenzio, ma non si può fingere che nulla accada. Prendersi il rischio, nonostante i social pronti a sbranarti, a volte vale la pena».
I prossimi incontri con il pubblico
Oltre al tredicesimo album, la band annuncia nuovi appuntamenti live. L’ottava edizione del raduno Villa Inferno si tiene a Cesena il 26 e 27 settembre. Dal 28 novembre, partendo da Padova, prende il via il tour nei club che toccherà varie città italiane.