
Disagi immediati negli scali
Nelle ultime ore centinaia di passeggeri, pur in possesso di un regolare biglietto, restano a terra nei principali aeroporti di Milano, Roma, Napoli e di altre città della Penisola. Le bacheche degli arrivi e delle partenze mostrano un susseguirsi di cancellazioni, mentre code sempre più lunghe si formano ai banchi informazioni. Il clima è teso: chi avrebbe dovuto decollare riorganizza il viaggio in fretta, con costi aggiuntivi e disagi improvvisi.
Perché è iniziata la protesta
Il personale dei servizi di handling, insieme agli equipaggi di Volotea e Wizz Air, ha proclamato un’astensione dal lavoro che riguarda l’intero Paese, da Torino a Catania. La mobilitazione nasce dal malcontento legato a condizioni contrattuali ritenute non adeguate. Lo stop agli addetti al carico e scarico dei bagagli, all’assistenza a terra e a tutte le operazioni indispensabili per il decollo e l’atterraggio, paralizza anche i voli delle compagnie non coinvolte direttamente nello sciopero.
Orari di tutela e collegamenti salvaguardati
La normativa nazionale impone che alcune fasce orarie siano coperte regolarmente. dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00 gli aerei devono alzarsi in volo senza interruzioni. L’Enac pubblica, a ridosso di ogni agitazione, la lista dei collegamenti garantiti: i servizi intercontinentali, i voli di lunga distanza, le rotte essenziali verso le Isole e le tratte domestiche più frequentate restano operativi. Tuttavia, al di fuori di queste finestre la situazione resta incerta e il rischio di ulteriori soppressioni è alto.
Cosa fare prima di partire
Chi ha in programma un viaggio deve controllare costantemente lo stato del proprio volo sui portali ufficiali della compagnia aerea e sui siti degli scali di partenza e arrivo. In caso di cancellazione o ritardo considerevole, il regolamento europeo impone alle compagnie di fornire assistenza. Voucher, riprotezioni e rimborsi sono previsti per chi, in queste giornate di sciopero, vede sfumare la propria partenza.











