Di spalle a questo mondo trionfa al Premio Campiello 2025
Il brivido dell’attesa nella splendida Venezia
Al Teatro La Fenice l’atmosfera è rimasta sospesa fino all’ultimo voto. La platea, illuminata da un fascio di luci calde, ha assistito a un duello che non si vedeva da tempo: Wanda Marasco ha conquistato il pubblico dei trecento Lettori Anonimi con 86 preferenze, solo tre in più di Fabio Stassi, fermo a 83.
Marasco, una vittoria “dura e morbida”
«Metto un chiodo duro e morbido nella mia storia», ha sussurrato l’autrice subito dopo la proclamazione. di spalle a questo mondo accende i riflettori su Napoli di fine Ottocento, dove la follia diventa strumento di conoscenza. Le figure del medico Ferdinando Palasciano e della contessa olga Pavlova Vavilova incarnano l’imperfezione umana. «In ogni mio romanzo la pazzia funziona come un terzo occhio, capace di svelare mostri e visioni» ha spiegato la scrittrice, accompagnata sulle note de La cura di Franco Battiato.
Bebelplatz, roghi e disobbedienza
Con 83 voti Fabio Stassi ha sfiorato l’impresa. Il suo Bebelplatz attraversa i roghi dei libri e denuncia la censura,unendo personaggi amatissimi come salgari al filo spinato della contemporaneità. «L’idea è nata durante quel grande rogo esistenziale che è stata la pandemia» ha raccontato l’autore, introdotto sul palco da Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato.
Inverness sorprende e conquista il terzo gradino
A quota 58 consensi, la traduttrice e narratrice Monica Pareschi ha stupito la sala con Inverness, raccolta di racconti affilati che esplorano i mostri interiori. Per lei è riecheggiata La verità sull’amore di Luca Barbarossa.
La Maremma spopolata di Troncamacchioni
Con 36 voti Alberto Prunetti ha riportato in vita la Maremma mineraria e le colline metallifere grazie ai documenti popolari.«Oggi la storia la scrivono i perdenti, come chi fugge da Gaza» ha detto. Sullo sfondo, La storia siamo noi di Francesco De Gregori.
Nord Nord, l’ultimo viaggio di Belpoliti
Chiude la cinquina Marco Belpoliti con 19 voti per Nord Nord, itinerario da Milano alla Brianza e Monza che interroga il significato stesso del “settentrione”.
Un omaggio commosso a Stefano Benni
La serata si è aperta con un filmato dedicato a Stefano Benni, scomparso il 9 settembre.Le sue parole, «Io non voglio morire e a morire non riuscirò mai», hanno attraversato la sala come un sussurro condiviso.
Il debutto di Raffaele Boscaini e la presenza delle istituzioni
Per la prima volta sul palco nelle vesti di presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, Raffaele Boscaini ha parlato di «radici solide e sguardo rivolto al futuro». In platea sedevano il sindaco Luigi Brugnaro e il governatore luca Zaia, al suo ultimo Campiello da presidente della Regione Veneto.
La giuria dei Letterati cambia guida
dopo quattro anni di Walter Veltroni, la presidenza è passata a Giorgio Zanchini.
Il palcoscenico televisivo e la musica live
La diretta su Rai5 è stata condotta da Giorgia Cardinaletti, affiancata da Luca barbarossa e dalla Social Band, che hanno intrecciato note e parole per tutta la notte veneziana.
Gli altri riconoscimenti della Fondazione
Il Premio alla carriera è andato a Laura Pariani, che ha ricordato il suo primo Campiello nel 1998. L’Opera Prima è stata assegnata a Antonio Galletta per Pietà. Il Premio Giovani ha incoronato Giacomo Bonato, diciassettenne di Arquà Petrarca, con Verso Oriente. Riconoscimenti anche per Ilaria Mattioni e Chiara Carminati (Campiello Junior) e per Lauro Marchetti,vincitore del terzo campiello Natura - Premio Venice Gardens Foundations.
Su trecento Lettori Anonimi, hanno espresso il proprio voto in duecentottantadue.