Il borgo delle stelle in Liguria tra cielo, pietra e sapori
Nel cuore dell’entroterra ligure: Perinaldo tra ulivi e silenzi
Tra le ondulazioni profumate dell’entroterra di Liguria, appare Perinaldo, minuscolo scrigno di pietra che sembra respirare con il ritmo lento degli ulivi secolari. Le facciate in ardesia,strette l’una all’altra,custodiscono cortili in cui il tempo scorre come acqua di sorgente,mentre l’orizzonte si apre all’improvviso verso il blu del Mar Ligure,a qualche chilometro più in basso.
Una notte dentro l’universo: il cielo di Perinaldo
La posizione sopraelevata, lontana dal bagliore costiero, regala notti limpide in cui la volta celeste si accende senza filtri artificiali. Non è semplice suggestione visiva: l’aria tersa, il silenzio quasi assoluto e la debole illuminazione pubblica trasformano ogni serata in un incontro diretto con le costellazioni. Le persone del posto parlano ancora di quell’attimo in cui, dopo il tramonto, il buio avvolge i vicoli e l’intero abitato si tramuta in un’ideale cupola planetaria.
La via di Gian Domenico Cassini, passeggiata fra pianeti e murales
Il desiderio di dialogare con l’universo nasce qui nel XVII secolo, quando vede la luce Gian Domenico Cassini, futuro studioso capace di ridefinire l’osservazione del cosmo. Il suo nome accompagna chiunque percorra il dedalo di caruggi: pannelli illustrativi, dipinti murali, piccole installazioni riproducono orbite e satelliti, trasformando la strada principale in una lezione di astronomia a cielo aperto. Il Museo Cassini, raccolto e ricchissimo di documenti, rappresenta solo una tappa del percorso, ma spesso diventa il punto da cui i visitatori iniziano il viaggio tra scienza, memoria e fantasia.
Osservatorio astronomico sull’altura: luci antiche,strumenti moderni
In cima al crinale,su una terrazza panoramica affacciata sulla valle,si innalza l’Osservatorio Astronomico Cassini. Durante le serate estive, telescopi contemporanei aprono finestre sull’infinito, mentre gli appassionati di stelle spiegano galassie e nebulose con parole chiare anche per i curiosi alle prime armi. L’assenza di rumori, l’oscurità naturale e la brezza tiepida creano la sensazione di trovarsi sospesi tra le pietre del borgo e la trama luminosa dell’universo.
Architetture di pietra,chiese e santuari sospesi fra terra e mare
Scendendo verso il centro,la Chiesa di San Nicolò da Bari rivela un interno barocco inaspettato,dove marmi e stucchi dialogano con la sobria facciata romanica.Poco oltre, fontane scolpite e fotografie d’epoca appese ai muri raccontano la quotidianità di un tempo in cui l’acqua si attingeva nelle piazzette con secchi di rame. Lasciandosi alle spalle il nucleo storico, un sentiero profumato di mirto e rosmarino guida al Santuario della Madonna della visitazione: bastano pochi minuti di cammino per abbracciare con lo sguardo colline disseminate di fasce coltivate e il riflesso argenteo del mare all’orizzonte.
Profumi e sapori liguri: dal carciofo violetto al Rossese
Chi arriva fin quassù scopre che il cielo non è l’unica meraviglia. I terrazzamenti intorno a Perinaldo ospitano il carciofo violetto, presidio Slow Food, dal gusto delicato e leggermente erbaceo. Sulle stesse colline maturano olive Taggiasca che danno un olio extravergine morbido e fruttato, perfetto per accompagnare pane casereccio o piatti di verdure. Tra i filari, spiccano le vigne di Rossese di Dolceacqua, vino rosso elegante, capace di raccogliere nel calice la mineralità della roccia e la brezza salmastra che sale dal mare.












