Lusso al supermercato. Erewhon specchio dell’inflazione a Los Angeles
Una story diventa caso mediatico
Una mattina di settembre 2025, l’influencer Gabriela Campbell decide di filmare la propria spesa all’interno di Erewhon, a Los Angeles, e di condividerla con la sua community ispanofona su Instagram. Le immagini scorrono tra scaffali inondati di luce, vasetti minimalisti e succhi spremuti a freddo. Il pubblico resta stupito davanti a cifre che, convertite in euro al cambio attuale (1 dollaro pari a 0,87 euro), raccontano molto più di un semplice atto d’acquisto.
Erewhon, biglietto da visita sociale
Il supermercato fondato nel cuore della California si è trasformato in un luogo di ritrovo per artisti, cantanti, atleti e creator digitali. Entrare da Erewhon significa esibire uno stile di vita fondato su benessere, prodotti biologici e packaging curato. Chi varca la soglia è consapevole che, tra quelle corsie, si paga anche l’immagine.
Il conto di Gabriela tra frutta, latte crudo e “super acqua”
Lo scontrino pubblicato dall’influencer parla chiaro: 165,50 dollari, cui vanno aggiunti 20 dollari per il celebre smoothie ideato da Hailey Bieber. Scorrendo la ricevuta spiccano 20,99 dollari (18,26 euro) per un gallone di Raw Milk, 14,99 dollari (13,04 euro) per una dozzina di uova biologiche formato “large” e 25 dollari (21,75 euro) per 200 grammi di more organiche. Una busta di ghiaccio sferico, proposta a 29,99 dollari (26,09 euro), viene lasciata sullo scaffale con un commento ironico: «Troppo cara, la lascio lì».
L’acqua Ophora, due litri etichettati come “vitalizzati”, costa 21,99 dollari (19,13 euro) sebbene sia in offerta. Nel cestino finiscono anche 8,69 dollari (7,56 euro) di yogurt da mucche al pascolo, 18,99 dollari (16,52 euro) di carne macinata di bisonte, 15,99 dollari (13,91 euro) di granola in barattolo, 19,99 dollari (17,39 euro) di petto di pollo da 700 grammi, 25,50 dollari (22,18 euro) per una salsa “bolognese” pronta, 8 dollari (6,96 euro) di peperoni già tagliati e 8,99 dollari (7,82 euro) per mezzo chilo di spaghetti Zaccagni.
Quando il cibo diventa status symbol
Il prezzo della “super acqua” Ophora nasce da un trattamento che, secondo l’azienda, prevede ossigenazione e filtri di grado medicale. Lo stesso discorso vale per la carne di bisonte o per le uova organiche, pubblicizzate come più nutrienti e rispettose dell’ambiente. Eppure,25,50 dollari per un barattolo di sugo pronto mostrano come il valore simbolico superi quello nutritivo.
Inflazione, dollaro debole e diseguaglianze crescenti
Negli ultimi tre anni e mezzo l’inflazione negli stati Uniti ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie, mentre la debolezza del dollaro, collegata anche alle misure tariffarie varate durante la presidenza Donald Trump, ha ridotto ulteriormente la capacità di spesa dei consumatori. A settembre 2025 fare la spesa a Los Angeles costa nettamente di più rispetto al settembre 2021, e perfino nella patria delle star la maggior parte dei residenti fatica ad avvicinarsi a un negozio tanto esclusivo.
Erewhon, passerella di privilegiati
Un attore che guadagna milioni di dollari l’anno non avverte differenza tra 10 e 20 dollari per un litro di latte; per un lavoratore dell’industria creativa o del turismo, la scelta tra supermercati di quartiere ed Erewhon è invece obbligata. Il punto vendita diventa così un palcoscenico dove anche l’atto quotidiano di acquistare una mela si trasforma in segnale di appartenenza a un’élite.
L’episodio raccontato da Gabriela Campbell dipinge, in controluce, un sistema economico in cui il cibo si tramuta da necessità primaria a segno distintivo di ricchezza.