
Scoperta tra le ombre delle foreste montane del Vietnam
Nel cuore delle foreste calcaree di Vân Hô, a un’altitudine di circa 1 066 metri, nel 2023 un gruppo di ricercatori impegnato nello studio dei rettili ha individuato tre minuscoli esemplari all’ingresso di una cavità naturale. Gli animali, osservati a circa quattro metri da terra mentre si riposavano su larghe foglie, sono poi risultati appartenere a una specie mai descritta prima: hemiphyllodactylus vanhoensis, soprannominata «lucertola sottile vanho».
Caratteristiche della lucertola sottile vanho
Questa nuova creatura esibisce una testa triangolare, occhi prominenti e un muso delicatamente arrotondato. Le zampe, sebbene tozze, terminano con artigli affilati che garantiscono un saldo ancoraggio alle pareti rocciose umide. I maschi mostrano un intricato mix di marrone scuro e toni più chiari arricchiti da macchioline color crema,mentre le femmine propongono un disegno simile,ma dalle nuance leggermente più tenui. Le analisi del DNA hanno evidenziato una divergenza genetica del 3 % rispetto alle parenti più prossime, confermando l’unicità di questa specie.
Cugini lontani nelle cavità rocciose del Laos
Sempre nel 2024 gli studiosi hanno descritto un’altra specie, H. houaphanensis, il cui nome omaggia la provincia di Houaphan, nel nord-est del Laos.Il rettile vive fra fessure umide e pareti di roccia vicino alla grotta di Viengxay, a circa 900 metri sopra il livello del mare. La pelle appare marrone chiaro con macchie scure irregolari,priva di segni marcati sul ventre,mentre la coda presenta eleganti bande alternate. Il confronto genetico ha rivelato una distanza del 13,8 % rispetto alle specie affini, a testimonianza di un percorso evolutivo indipendente.
Minacce negli habitat carsici
L’habitat di entrambe le lucertole, costituito da canyon calcarei, grotte ombrose e vegetazione primaria, rischia di subire pressioni sempre più forti a causa di turismo non regolamentato e urbanizzazione leggera, che potrebbero alterare microclimi e rifugi essenziali alla loro sopravvivenza.
Il panorama del 2024 e un geco in stile Van Gogh
Lo stesso anno ha portato alla luce ulteriori meraviglie, come Oxybelis inkaterra in Bolivia e un geco battezzato Cnemaspis vangoghi nelle colline dell’India meridionale. Quest’ultimo, scoperto nella Riserva delle tigri di Srivilliputhur-Megamalai, colpisce per la testa intensamente gialla e il dorso costellato di piccole macchie azzurre, motivi che evocano la celebre «Notte stellata» di Vincent Van Gogh. In un primo momento scambiato per C. galaxia,ha rivelato la propria identità soltanto dopo un accurato esame genetico.











