
Perché il caldo mette alla prova il sistema cardiocircolatorio
Il sole che domina l’estate regala giornate lunghe e invoglia a stare all’aperto, eppure proprio la stagione più luminosa può trasformarsi in un banco di prova per il cuore. Temperature elevate, sudorazione intensa e scarsa idratazione favoriscono un aumento della viscosità del sangue e possono innescare coaguli pericolosi, soprattutto in chi è già esposto a patologie cardiovascolari o assume terapie ormonali. A mettere in guardia è la dottoressa Lidia Rota Vender, alla guida dell’Associazione per la Lotta alla Trombosi.
Idratazione, frutta e verdura: la tavolozza dell’estate
Nei mesi caldi l’organismo richiede più liquidi.Bere regolarmente acqua non gassata, lontano dai pasti, e portare in tavola almeno cinque porzioni tra insalate, frutti di stagione, ortaggi permette al sangue di scorrere meglio e limita la ritenzione di sodio. Al contrario, pietanze molto salate, snack confezionati e salumi dovrebbero restare delle eccezioni.
Gambe in movimento, ovunque ti trovi
Che si stia lavorando in ufficio o ci si stia godendo una vacanza, muovere spesso le gambe stimola il ritorno venoso e riduce il ristagno sanguigno. Una breve camminata ogni ora,una leggera pedalata,persino alzarsi sulle punte mentre si attende l’ascensore: piccoli gesti che impediscono a trombosi e flebiti di prendere piede.
Spiaggia sì, ma con buon senso
Il litorale invita a lunghe nuotate e passeggiate in acqua, attività eccellenti per la circolazione. L’esposizione al sole, però, andrebbe riservata alle ore più miti, con cappello o testa bagnata.Le immersioni subacquee restano sconsigliate a chi ha già avuto un’ischemia cerebrale,un difetto valvolare o un forame ovale pervio.
Alta quota: regole d’oro per chi sale in montagna
Salire oltre i 2000 metri può far schizzare la pressione in soggetti ipertesi. Meglio programmare soggiorni lunghi, così l’organismo ha il tempo di adattarsi, e monitorare i valori per capire se serve un ritocco alla terapia.
Quando i segnali d’allarme richiedono rapidità
Una sola gamba che si gonfia, dolore marcato a un polpaccio, fitte alla schiena, fiato corto improvviso o mal di testa non abituale sono spie che meritano attenzione immediata. Davanti a questi campanelli, il consulto medico urgente può evitare complicazioni gravi.
Sport sì, ma nelle ore fresche
L’energia dell’estate invoglia ad allenamenti più lunghi. La fascia oraria ideale resta l’alba o la tarda serata, quando l’aria è più fresca. Prima di muoversi conviene fare un pasto leggero e reintegrare i liquidi con costanza,soprattutto se l’umidità è elevata.
Calze elastiche, un alleato discreto
Le calze a compressione graduata sostengono il ritorno del sangue verso il cuore. Risultano preziose per chi soffre di insufficienza venosa, indispensabili durante la gravidanza e utili anche in viaggio, quando si resta seduti a lungo in aereo o in auto.












