
La richiesta di ricusazione scuote il nuovo collegio
Dopo lo scandalo che ha mandato all’aria il primo procedimento,la ripresa delle udienze davanti al Tribunale criminale n. 7 di San Isidro vacilla di nuovo. La difesa di Leopoldo Luque, principale imputato, ha depositato un’istanza con cui si chiede di allontanare due dei tre magistrati sorteggiati di recente. Nella memoria difensiva compaiono presunti «interessi personali» attribuiti a uno dei componenti del collegio e «dubbi sull’imparzialità» dell’altro. A decidere, per legge, saranno gli stessi togati contestati; se respingeranno la ricusazione, la parte interessata potrà appellarsi.
Il precedente che ha fatto saltare il primo dibattimento
Il primo processo, iniziato il 13 maggio, era stato clamorosamente annullato il 29 dello stesso mese quando si era scoperto che la giudice Julieta Makintach aveva organizzato in segreto le riprese di un documentario centrato proprio sul suo ruolo durante le udienze. Quel colpo di scena aveva costretto a fermare tutto e a nominare un nuovo collegio, la cui regolarità viene ora nuovamente messa in dubbio.
Le accuse contro lo staff medico e la posizione di Luque
Otto professionisti della salute che seguivano Diego Armando Maradona sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio. In elenco figura il neurochirurgo Leopoldo Luque, che aveva operato l’ex campione per rimuovere un ematoma intracranico e coordinava le cure domiciliari. Secondo l’accusa, le scelte del team avrebbero contribuito al decesso avvenuto il 25 novembre 2020, quando un edema polmonare acuto legato a insufficienza cardiaca colpì l’ex fuoriclasse nella casa di Tigre, dove viveva praticamente isolato dai familiari. Gli avvocati delle parti civili parlano di «manovra dilatoria» e sostengono che manchino prove concrete per mettere in questione l’equidistanza dei nuovi magistrati; tuttavia,dopo il precedente stop,il tribunale procede con estrema cautela per evitare altre sorprese.











