Cinque città in corsa per la futura capitale italiana del libro 2026
La selezione e la giuria
La commissione presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella analizza undici candidature e, al termine del confronto, individua cinque municipalità che proseguono il percorso verso il titolo di Capitale italiana del libro 2026. La scelta avviene all’interno del Ministero della Cultura.
I dossier presentati dai Comuni
Tra i finalisti spicca Carmagnola, in Provincia di Torino, con il progetto “Identità, libri e territorio”. Si affiancano Perugia e la sua proposta “Gocce. L’acqua si fa voce”, Pistoia con “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”, Nardò in Salento, che propone “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, comunità, Futuro”, e infine Tito, nel cuore della Basilicata, con “Una lettura che rigenera. Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”.
Il calendario delle audizioni
I cinque centri finalisti vengono convocati per le audizioni pubbliche il 17 settembre a Roma,negli spazi di via del Collegio Romano 27.Ciascuna presentazione dispone di sessanta minuti: trenta destinati all’illustrazione del dossier e trenta riservati alle domande poste dagli esperti.
Il contributo economico per la vincitrice
Alla città che conquisterà il prestigioso riconoscimento andranno 500 000 euro, somma destinata a realizzare le iniziative contenute nel progetto che verrà sottoposto, al termine delle audizioni, al titolare del ministero della Cultura.