
Il nuovo passo della band britannica
I Massive Attack hanno annunciato l’adesione al manifesto «No Music For Genocide»,che ha già coinvolto oltre quattrocento tra artisti ed etichette. Il collettivo di Bristol non si è limitato a firmare il documento: ha anche deciso di eliminare le proprie tracce da Spotify, protesta diretta contro il finanziamento di circa 600 milioni di euro destinato dal fondatore della piattaforma, Daniel Ek, alla società di intelligenza artificiale militare Helsing, realtà di cui Egli stesso ricopre il ruolo di presidente.
Il messaggio dei Massive Attack
In una dichiarazione dai toni netti, la band sottolinea che il peso economico, già notevole, che grava sugli artisti all’interno di Spotify ora si accompagna a un carico etico: il denaro guadagnato da fan e musicisti finirebbe, secondo loro, per sostenere tecnologie «letali e distopiche». A loro avviso «quando il limite viene superato, occorre cambiare strada». I Massive Attack evocano il precedente dell’azione culturale contro l’apartheid in Sudafrica come ispirazione per la loro scelta. Oggi,sostengono,«l’apartheid,i crimini di guerra e il genocidio compiuti da Israele rendono il boicottaggio un dovere imprescindibile».
La replica di Spotify
Un portavoce del servizio di streaming ha precisato che Spotify e Helsing «sono entità completamente distinte» e che la società di intelligenza artificiale «non opera a gaza».le sue tecnologie, viene spiegato, sarebbero impiegate solo «a scopo di deterrenza e difesa» in Europa, in particolare per contrastare l’aggressione militare russa in Ucraina.
Il contenuto del manifesto “No Music For genocide”
Il testo del boicottaggio culturale ricorda che, pochi mesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina, tutte le principali etichette musicali scelsero di rimuovere o sospendere i propri cataloghi in russia, condannando apertamente le azioni del Cremlino e sostenendo Kiev.Nessuna decisione analoga, si legge, è stata presa nei confronti di Israele nonostante «decenni di occupazione illegale e 23 mesi di genocidio intensificato».il manifesto è descritto come un’iniziativa senza confini, aperta a qualunque musicista o etichetta desideri unirsi al boicottaggio con l’obiettivo di combattere la complicità dell’industria discografica.











