
Il costo di crescere un figlio oggi
Avere un bambino, in Italia, non è mai stato tanto dispendioso. Secondo uno studio recente il denaro necessario a portare un figlio dall’arrivo in culla fino all’età adulta supera i 300.000 euro quando l’autonomia arriva intorno ai trentuno anni. La spesa complessiva oscilla, perché per le femmine sfiora i 324.894 euro mentre per i maschi si avvicina a 334.343 euro. Nella fascia tra la nascita e il secondo compleanno servono, mediamente, più di 32.000 euro, poi tra i tre e i cinque anni il conto scende a poco oltre 28.000 euro, salvo impennarsi tra i sei e gli undici anni con un fabbisogno economico che supera 68.000 euro. L’adolescenza, dai dodici ai diciotto anni, porta il totale a oltre 99.500 euro, mentre gli studi universitari e il primo ingresso nel lavoro, tra diciannove e ventiquattro anni, richiedono altri 71.000 euro.fino ai trentuno anni, i costi aggiuntivi si attestano intorno a 25.500 euro. Il quadro è aggravato da affitti elevati, stipendi bassi, conciliazione complicata e caro-vita generalizzato.
La vita quotidiana di una famiglia di tredici figli
Dentro queste cifre si muove ogni giorno Elena del Cerro, madre di tredici ragazzi. Il primogenito Carlos ha già trentadue anni ed è andato a vivere da solo; il più giovane di casa ne ha otto. La famiglia ha conosciuto anche lunghe parentesi lontano dalla Penisola, trasferendosi in passato in Australia, terra d’origine di Elena, a causa della crisi del 2008.Oggi in casa sono in undici,eppure la routine continua a viaggiare su binari fuori dal comune. Il marito guida la propria azienda, lei lavora come libera professionista, e i lussi restano un miraggio: ciò che conta è la pianificazione. Quasi ogni giorno spariscono ventiquattro uova,scorrono nove litri di latte e due grandi pacchi di pane in cassetta. L’alimentazione è sportiva e la spesa settimanale fluttua fra 280 e 300 euro, trasformandosi in circa 2.000 euro al mese. Non esistono risparmi; si vive sul momento.
Logistica, elettrodomestici e orari impossibili
In quell’appartamento ogni due o tre mesi arriva il momento di acquistare una nuova lavastoviglie; ne rompono una all’anno. La lavatrice gira due volte al giorno,ma quando i figli erano più piccoli partiva anche quattro volte. Fra canone di locazione,utenze,generi alimentari e rette scolastiche,il contatore delle spese raggiunge 12.000 euro mensili. Il tempo è il vero bene scarso: ciononostante la cena resta una liturgia irrinunciabile. Terminato il pasto, film e divano uniscono la tribù, stipati ma felici. Ognuno ricopre un incarico preciso; la dodicenne Teresa, per esempio, è una piccola capofamiglia che gestisce i più piccoli. Gli impegni extrascolastici rendono le uscite di casa un’impresa,tanto che servono tre automobili per far quadrare le agende. Il segreto, spiega Elena, è trovare minuti dove non ce ne sono, coltivare la voglia di restare uniti e applicare una dose massiccia di organizzazione.Anche la vacanza estiva richiede tre vetture, perché alcuni ragazzi devono rientrare in anticipo per lavorare.
Fede, resilienza e il coraggio di andare avanti
Elena e suo marito hanno sempre desiderato una famiglia numerosa, ma non avevano immaginato che i figli sarebbero stati tredici.Dopo tre aborti spontanei e la morte improvvisa di un bambino, la coppia ha deciso di reagire affidandosi, dice Elena, a una fede incrollabile senza la quale non avrebbe superato il dolore. La speranza, unita agli altri figli, è diventata la loro forza trainante. La madre ricorda di aver letto testimonianze di genitori colpiti da lutti analoghi e,un mese più tardi,di essere rimasta incinta di nuovo; da allora i bambini sono arrivati in rapida successione e oggi si dice felice della sua vita.












