
Milano, 27 settembre 2025, 15:21
Milano si trasforma in un gigantesco set cinematografico mentre lo show di Dolce e Gabbana accoglie a sorpresa le riprese del sequel de Il diavolo veste Prada. A catalizzare gli sguardi c’è Meryl Streep, seduta in prima fila accanto a Stanley Tucci, mentre la telecamera indugia sulle nuove creazioni dedicate alla prossima primavera-estate.
Milano accoglie un set cinematografico in passerella
L’inaspettata scelta di girare durante la sfilata ha regalato al pubblico un momento di puro stupore: tra luci, flash e stoffe luccicanti, l’atmosfera da passerella si fonde con quella di un vero ciak. Nessuno, infatti, era stato avvertito: la produzione ha mantenuto il silenzio fino all’ultimo istante, lasciando che il rullo della pellicola catturasse la spontaneità del pubblico e la magia del backstage.
Un sequel girato tra stoffe e riflettori
Il brand ha voluto enfatizzare il connubio tra alta moda e cinema, portando sul palco la continuità narrativa del film. Così, mentre i modelli sfilano avvolti in stoffe leggere e silhouettes scolpite, la telecamera cattura ogni dettaglio, creando un montaggio dove la realtà della passerella diventa immediatamente finzione cinematografica. Meryl Streep e Stanley Tucci osservano con sguardo concentrato, interpretando in tempo reale le loro celebri controparti.
L’incontro ravvicinato tra icone della moda
Di fronte all’attrice, quasi a replicare sul filo del destino la dinamica del film, siede Anna Wintour, l’ex direttrice di Vogue Usa che ha ispirato il celebre personaggio di Miranda Priestly. L’incrocio di sguardi fra le due figure simbolo suscita un palpito fra gli invitati: la realtà si mescola alla finzione, mentre la passerella diventa teatro di un dialogo muto ma carico di significato.
Un segreto custodito fino all’ultimo secondo
Il progetto è rimasto avvolto da un’accurata segretezza: né addetti ai lavori né fashion watcher avevano immaginato il colpo di scena. Solo al momento dell’ingresso in sala, la presenza delle telecamere ha suggerito qualcosa di più grande di una semplice sfilata. La città di Milano, con le sue strade colme di appassionati di moda, ha vissuto un istante raro in cui creatività sartoriale e arte cinematografica si sono fusi in un unico, sorprendente spettacolo.












