
Solo ventiquattro euro per due lettini e un ombrellone
Il cartello esposto su una spiaggia di Alicante mostra con chiarezza il prezzo: 24 euro per due lettini, un ombrellone e l’uso dello spazio dalle 9.00 alle 20.00. In pieno agosto, il costo appare quasi incredibile agli occhi dei visitatori provenienti dall’italia, abituati a tariffe che nello stesso periodo raggiungono facilmente 50 euro a postazione.
Il confronto che fa discutere le redazioni italiane
La cifra, rimbalzata rapidamente sui media italiani, innesca un paragone immediato tra il litorale spagnolo e quello nazionale. Da una parte le coste della Comunità Valenciana, caratterizzate da concessioni a rotazione breve e controlli serrati, dall’altra i lidi italianissimi, vincolati a gestioni private di lunga durata e investimenti strutturali cospicui.
Modello spagnolo: spiagge pubbliche, concessioni brevi, tariffe contenute
Il sistema scelto dalle amministrazioni locali iberiche privilegia l’accesso pubblico. Le autorizzazioni per ombrelloni e sdraio durano in genere due o tre anni e vengono assegnate tramite gare aperte. Questi fattori alimentano la concorrenza tra operatori e impediscono la lievitazione dei prezzi, mantenendo Alicante tra le mete più convenienti del Mediterraneo.
Scenario italiano: concessioni lunghe, investimenti privati, costi in crescita
Sulle spiagge della Penisola molte concessioni restano in mano agli stessi gestori per decenni.I proprietari investono in strutture fisse,dalle cabine ai ristoranti,e scaricano le spese sul consumatore finale. La presenza ridotta di arenili liberi accentua il divario, rendendo quasi inevitabile il passaggio da un chiosco privato per chi desidera un lettino.
Perché la costa di Alicante piace così tanto anche ai turisti italiani
Oltre ai prezzi competitivi, l’area offre oltre tre chilometri di sabbia chiara sulla celebre San juan, acque basse ideali per famiglie, una climatologia favorevole in ogni stagione e una gastronomia a base di riso, pesce fresco e dolci di mandorla come il celebre torrone. La combinazione di infrastrutture efficienti, tariffe accessibili e patrimonio culinario continua a richiamare visitatori dalla Lombardia, dal Lazio e da altre regioni della Penisola.












