
Un terzo molare che fa discutere
Il dente del giudizio, spesso chiamato terzo molare, fa capolino tra i 17 e i 25 anni e segna il passaggio simbolico all’età adulta, pur portando con sé disagi non indifferenti. Questa realtà diventa ancora più evidente quando a doverlo rimuovere è chi vive fuori dall’italia, come racconta la content creator Anthea Mattioli, da tempo residente in Canada.
L’intervento vissuto da Anthea Mattioli
La giovane descrive l’estrazione come un’operazione rapida ma impegnativa. Racconta che l’équipe medica procede con anestesia endovenosa, la addormenta con un ago e agisce per circa mezz’ora. Al risveglio la paziente si ritrova in una stanza di monitoraggio, dove il personale controlla i parametri finché la sedazione non svanisce del tutto. Terminata la procedura, le viene consegnato un piccolo kit che include spazzolino e indicazioni dettagliate per affrontare il decorso post-operatorio. In farmacia, poi, antibiotico e antidolorifico le costano circa 40 dollari canadesi, cioè poco più di 24,50 euro.
Una fattura che lascia a bocca aperta
La parte più sorprendente di questa vicenda resta il conto: ben 1284 dollari canadesi, vale a dire circa 790 euro.In Canada gli interventi odontoiatrici specialistici non rientrano nel servizio sanitario pubblico, perciò l’intero importo finisce a carico del paziente. Il sistema, preciso e veloce, risulta dunque molto oneroso. Non a caso sotto il racconto video di Anthea compaiono reazioni di utenti scioccati, stupiti soprattutto dall’impiego dell’anestesia totale, considerata da alcuni eccessiva per l’estrazione di un solo dente.
Perché il terzo molare viene spesso eliminato
Il cosiddetto “ottavo” rappresenta l’ultimo elemento a spuntare in arcata. Nell’antichità aiutava a masticare cibi duri e fibrosi; oggi, con mascelle più piccole e diete diverse, crea più problemi che benefici. Dolore, infezioni, carie difficili da curare e malocclusioni spingono i dentisti a suggerirne la rimozione. L’operazione può svolgersi in anestesia locale o generale, scelta che incide fortemente sul prezzo finale.
Differenze tra Italia e Canada
Scorrendo i commenti al racconto di Anthea, si scopre che in Italia l’estrazione di un singolo dente del giudizio può costare da 100 a 500 euro, con picchi fino a 700 euro in cliniche private molto rinomate. oltreoceano, invece, la cifra supera agevolmente i 1000 dollari canadesi e può salire ulteriormente quando si tratta di rimuovere più denti nella stessa seduta. Alcuni utenti italiani riferiscono di aver speso poco più di 100 euro, altri dichiarano conti da 500 euro, mentre non manca chi ha sborsato 1700 euro per eliminare tutti e quattro i terzi molari in un’unica sessione.
Quando il dente del giudizio non nasce
Un dettaglio curioso riguarda la frequenza con cui il terzo molare compare nelle diverse popolazioni. Ricerche accademiche sottolineano che, in parti dell’Asia orientale – in particolare tra cinesi, giapponesi e coreani – l’assenza congenita del dente del giudizio, definita agenesia, risulta molto più comune. Gli studiosi collegano il fenomeno all’evoluzione della mascella e alle abitudini alimentari tramandate nei secoli. In questi gruppi la necessità di ricorrere all’estrazione è dunque meno frequente rispetto a quanto avviene in Europa o in Nord America.
Un peso economico che varia da continente a continente
Il racconto di Anthea Mattioli diventa così un esempio emblematico di come l’estrazione del dente del giudizio possa trasformarsi in un onere significativo, con costi che cambiano drasticamente a seconda del Paese, del tipo di struttura sanitaria e della modalità di anestesia prescelta.












