Hollywood si prepara a celebrare i nuovi eroi della tv
Dove e quando
Domenica, al Peacock Theater nel cuore di Downtown Los Angeles, verranno consegnati gli Emmy Awards, equivalenti televisivi degli Oscar. La cerimonia, lunga tre ore, inizierà alle 17 in California (le 2 di notte in Italia, in diretta su Sky Atlantic).
Le serie drammatiche
La corsa per il titolo di miglior serie resta apertissima. Il thriller fantascientifico di Apple TV+ Severance comanda con 27 candidature, tallonato dal medical drama di HBO The Pitt, fermo a 13. I numeri spingono verso la seconda stagione di Severance, ma le chiacchiere di corridoio indicano una risalita del camice bianco indossato da Noah Wyle, il dottor Carter di ER – Medici in prima linea, tornato in sala operatoria in The Pitt.
Gli interpreti in corsa
Per la statuetta di miglior attrice drammatica spicca Kathy Bates grazie a Matlock: il reboot dimostra che non sempre i ritorni deludono. Sul fronte maschile, il già citato wyle non solo produce la serie, ma ne è anche l’anima, proponendo un protagonista positivo e magnetico, in netto contrasto con gli antieroi di titoli come I Soprano, Mad Men, Breaking Bad e Succession.
Le altre nomination femminili
Nella stessa categoria competono quattro interpreti di the White Lotus. L’abbondanza di candidature rischia di disperdere i voti dei circa ventimila membri della Television Academy, aprendo la strada a Katherine lanasa, caposala resiliente in The Pitt. Molti, però, scommettono su Carrie Coon, protagonista di un intenso monologo sull’amicizia nell’episodio finale della serie di Mike White.
I volti maschili di supporto
Tra i non protagonisti, riflettori puntati su Tramell Tillman, il signor Milchick di Severance, soldato fedele di Lumon Industries.
Le risate in competizione
Nel territorio delle commedie, The Studio sembra inarrivabile. Il racconto, prodotto da Apple TV, osserva con ironia e affetto i compromessi di Hollywood e vanta 23 nomination, record assoluto per una serie d’esordio. Il creatore e interprete Seth Rogen appare favorito, in grado di superare la performance esilarante e tenera di martin Short in Only Murders in the Building 4.
Regine della comicità
Jean smart, già premiata per tutte e tre le stagioni di Hacks, pare inarrestabile. La sua compagna di set, Hannah Einbinder, potrebbe conquistare il primo riconoscimento come attrice di supporto. A mantenere alta la competizione ci pensa Catherine O’Hara, navigata produttrice all’interno di The Studio.
Non protagonisti maschili
Tra gli uomini spicca l’ultima occasione per Harrison ford, 83 anni,grazie a Shrinking. Tuttavia, molti puntano sull’eccezionale Ike Barinholtz, braccio destro di Rogen ai Continental Studios.
Miniserie
La sfida si gioca tra Adolescence di Netflix e The Penguin targato HBO. Adolescence parte favorita come miglior opera e per le prove degli attori di supporto: la psicologa interpretata da erin Doherty e, soprattutto, l’adolescente Owen Cooper, definito dal co-creatore Stephen Graham “il prossimo Robert De niro“.I protagonisti principali sembrano già scritti: Colin Farrell nella parte del nemico di Batman, ruolo premiato con SAG e Golden Globe lo scorso gennaio, e la collega Cristin Milioti, battuta ai premi di attori e stampa da Jessica Gunning di Baby Reindeer, serie rientrata però nell’edizione precedente degli Emmy.