
Un cantiere che diventa galleria a cielo aperto
Sui blocchi di cemento che recintano l’area destinata alla rimozione della nave cargo Guang Rong, incagliata a Marina di Massa lo scorso gennaio,sta nascendo un murale lungo quaranta metri. L’enorme parete dipinta seguirà l’intero periodo dei lavori, previsti fino a settembre, trasformando il cantiere in un inaspettato scenario artistico.
L’autore e la sua filosofia “save the wall”
Dietro i pennelli c’è Pierpaolo Perretta, in arte Mr Savethewall, classe 1972, originario di Como. L’artista, definito ”writer gentiluomo” per la scelta di lavorare su supporti rimovibili come cartone e carta fissati con nastro adesivo, prosegue la propria battaglia simbolica: “salvare i muri” da interventi invasivi, pur portando l’arte nello spazio pubblico.
Tre opere site specific tra colori e ironia
Perretta sta preparando tre interventi pensati appositamente per questo luogo. Il primo raffigura due rane giganti che trascinano la nave come se fosse un tronco, un’immagine ironica che allude allo spostamento imminente del relitto. Accanto compariranno cornici dipinte, quasi a suggerire un museo all’aperto, e finte telecamere di sorveglianza dalle cui lenti si intravedono alcune delle sue creazioni più note, divenute best seller in galleria. Con questa operazione, l’arte urbana supera le pareti tradizionali e si inserisce in un progetto di riqualificazione territoriale.
Il coinvolgimento di cittadini e turisti
Fino al 20 agosto, residenti e visitatori potranno osservare giorno dopo giorno l’avanzamento del lavoro, scattare fotografie, conversare direttamente con l’artista e scoprire aneddoti sulla sua tecnica. Il murale resterà in città soltanto per la durata del cantiere: una volta rimossa la Guang Rong, anche l’opera verrà smantellata e ricollocata in un nuovo contesto.
Il commento dell’amministrazione comunale
il sindaco di Massa, Francesco Persiani, sottolinea come l’iniziativa traduca in realtà la visione di una città “aperta, creativa, partecipata”, immaginata come un grande museo a cielo aperto dove l’arte dialoga con abitanti, luoghi e memoria collettiva, proiettandosi allo stesso tempo verso il futuro.












