
Porto Selvaggio, silenzio fra rocce e pineta
Giungere a Porto Selvaggio, nel cuore del Parco Regionale di Nardò, significa attraversare una fitta pineta che profuma di resina; al termine del sentiero la costa rocciosa si apre su un mare dalle tonalità smeraldo, più fresco rispetto ad altre insenature salentine. L’assenza di stabilimenti balneari preserva un’atmosfera quasi primordiale, in cui il rumore delle cicale si mescola al fruscio degli alberi. Chi ama nuotare fra le grotte si lascia catturare dall’acqua cristallina, mentre chi rimane a riva osserva i riflessi di luce che danzano fra le scogliere.
Punta Prosciutto e le dune modellate dal vento
Sul litorale ionico, Punta Prosciutto regala uno scenario di dune alte,scolpite dal vento,che incorniciano una lunghissima distesa di sabbia chiara.Il fondale resta basso per decine di metri, così il bagno assume il ritmo di una passeggiata liquida. Alle spalle della spiaggia, una pineta ombrosa attenua la calura e diffonde un delicato profumo di macchia mediterranea. Famiglie, snorkeler e appassionati di sup trovano qui un equilibrio raro fra comfort naturale e paesaggio incontaminato.
Baia dei Turchi, l’abbraccio turchese di Otranto
Poco a nord di Otranto, la Baia dei Turchi si rivela dopo un breve sentiero tra lecci e pini d’Aleppo. La sabbia candida contrasta con il mare, che passa dal celeste chiarissimo al blu profondo. Protetta da un’area naturalistica, la baia mantiene intatta la propria quiete: il rumore delle onde copre ogni altra voce e permette di cogliere il fascino di un luogo sospeso nel tempo.All’orizzonte,nei giorni più limpidi,la costa dell’Albania pare quasi avvicinarsi.
Torre dell’Orso e il mito delle Due Sorelle
Sull’Adriatico, la mezzaluna sabbiosa di Torre dell’Orso ospita due faraglioni gemelli, detti le Due Sorelle, avvolti da antiche leggende. Le alte falesie ricoperte di vegetazione scendono a picco su un mare trasparente che sfuma in infinite nuance di turchese. Giovani in cerca di divertimento e famiglie alla ricerca di servizi trovano un punto d’incontro in questa insenatura, resa ancora più suggestiva dal gioco di luci al tramonto quando il sole si riflette sui faraglioni.
Marina di Pescoluse, le “Maldive” del Salento
estrema propaggine sud-occidentale del Salento, la Marina di Pescoluse affascina per la sabbia impalpabile color avorio e l’acqua che passa dal verde chiaro al blu cobalto.Il nome popolare di “Maldive del Salento” nasce dai fondali bassissimi e dalla trasparenza dell’acqua, in cui il cielo pare confondersi con il mare. Camminare lungo la battigia verso Capo di Leuca, mentre il sole scende lentamente verso l’orizzonte, regala uno spettacolo che molti descrivono come un dipinto vivente.












