
Un incontro tra creatività milanese e ricerca umbra
Nasce da una chiacchierata tra Giuliana Cella – stilista che la stampa internazionale ha soprannominato “regina dell’ethno chic” – e Maria Chiara Monacelli, mente di Sensorial, il progetto “Wearable Concrete – Cemento da indossare“. Le due imprenditrici si sono lasciate affascinare dal cemento, considerandolo materia viva, capace di raccontare luce, memoria e poesia attraverso la sua stessa consistenza.
Materiali che mutano al tocco della luce
La capsule ruota attorno a due inediti composti messi a punto nei laboratori umbri di Sensorial. Il primo, battezzato Fuji, è un cemento in cui si fondono metalli allo stato liquido: questa lega diventa la base per pendenti importanti che reinterpretano la classica collana. Il secondo, denominato Moon, è un cemento fotoluminescente che immagazzina la luminosità naturale per restituirla quando cala il buio, illuminando anelli con cabochon di turchese e corallo, bracciali punteggiati da charms in oro e brillanti, orecchini e pendenti a cuore arricchiti di rubini e zaffiri.
Gioielli come architetture del gesto
Ogni creazione è rifinita a mano e prende forma come pezzo unico. Nella visione di Giuliana Cella il corpo diventa un palcoscenico su cui si posa un’architettura da indossare, sospesa fra rigore materico e leggerezza poetica. La stilista, milanese di nascita, ha alimentato la sua ricerca visitando Cina, India, Giappone e tibet, collezionando pietre rare e tradizioni che ritornano nei dettagli.
La visione sensoriale di Monacelli
Alla guida di Sensorial, Maria Chiara Monacelli sviluppa superfici che parlano a tutti i sensi. Neuroscienza, manualità d’eccellenza e design si intrecciano per dare vita a texture che vibrano, forme che ricordano esperienze passate e giochi di luce in grado di trasformare un semplice spazio quotidiano in un’esperienza immersiva.












