
Il gesto che dà il via al dibattito
Il racconto prende vita quando Sirious, utente di tiktok originario della Spagna, aveva deciso di varcare la soglia di una nuova caffetteria inaugurata da poco nella sua zona. Incuriosito dallo slogan che prometteva “il miglior caffè del mondo”, l’uomo aveva scelto la proposta più costosa del menù, un espresso da quasi 6 €. Dopo il primo sorso, tuttavia, il sapore risultava così intenso da spingerlo a chiedere un po’ di zucchero. Il cameriere, con voce ferma, gli aveva negato il dolcificante, sostenendo che il caffè andasse sorseggiato al naturale. Di fronte a quel rifiuto, Sirious non aveva esitato a richiedere un modulo di reclamo, determinato a rivendicare il diritto di personalizzare la propria bevanda.
La rete si infiamma tra puristi e consumatori comuni
Il video caricato dall’utente su TikTok aveva raccolto in poche ore migliaia di visualizzazioni,spalancando una frattura netta tra chi difende il gusto autentico del caffè e chi invece non rinuncia alla dolcezza. Nei commenti qualcuno accusava Sirious di non saper apprezzare l’espresso puro, mentre altri giudicavano inaccettabile l’imposizione del locale. Secondo il protagonista, lo zucchero era presente in caffetteria, ma sarebbe stato tenuto volontariamente lontano dai clienti. “Se lo chiedo, è mio diritto riceverlo”, aveva ribadito, aggiungendo che con una lieve nota dolce l’avrebbe gustato volentieri.
Radici storiche di una tazzina contesa
La diatriba si inserisce in un contesto secolare. Lo zucchero cominciò a incontrare il caffè già nel XVII secolo, quando i chicchi importati in Europa risultavano spesso troppo amari. Nel Settecento, complice la maggiore disponibilità di zuccheri, l’abitudine si radicò. Oggi l’aggiunta di dolcificante rappresenta un rituale quotidiano per milioni di persone, ma gli esperti del settore – baristi, degustatori e storici – sostengono che una miscela Arabica correttamente lavorata possieda note naturalmente dolci che non necessitano di correzioni.
Il fronte dei puristi
In Italia, patria dell’espresso, bere il caffè amaro viene spesso interpretato come un gesto di rispetto verso la materia prima. Durante le degustazioni ufficiali l’uso di zucchero viene scoraggiato perché copre le sfumature della miscela. Molti locali specializzati, specialmente quelli dedicati ai caffè monorigine o specialty, invitano i clienti ad assaporare la bevanda pura, illustrandone le caratteristiche in dettaglio.
Abitudini quotidiane e libertà di scelta
La realtà quotidiana, però, racconta un’altra storia. la maggior parte delle persone continua a versare zucchero nella tazzina: per alcuni è una consuetudine radicata, per altri un modo per rendere il gusto meno aggressivo. Nei commenti al video c’è chi afferma di aver smesso di dolcificare da anni,chi rivendica il diritto di farlo e chi ricorda episodi simili accaduti a Roma o in altre città. L’esperienza di Sirious diventa così l’emblema di una discussione destinata a proseguire tra filosofia del caffè e libertà del consumatore.












