Bonus sport 2025, come ottenere fino a 600 euro per le attività dei figli
Cos’è il nuovo contributo per fare attività fisica
Il Bonus Sport 2025 nasce per alleggerire il peso delle quote di iscrizione a palestre, piscine e campetti, così che lo sport resti alla portata di tutti i ragazzi. L’intervento pubblico concede fino a 300 euro per ciascun figlio e copre un massimo di due minori per nucleo familiare, fissando quindi il tetto a 600 euro complessivi. Il denaro non transita nelle tasche dei genitori: l’importo viene versato direttamente all’ente che organizza il corso, così lo sconto appare immediatamente sulla retta.
Requisiti economici e familiari per accedere all’agevolazione
Possono richiedere l’incentivo solamente i nuclei che presentano un Isee inferiore a 15.000 euro. Il sostegno è rivolto a bambini e adolescenti, a condizione che l’attività sportiva preveda almeno due allenamenti settimanali. Sono ammesse esclusivamente discipline organizzate da società o associazioni dilettantistiche, Onlus ed enti del Terzo Settore regolarmente iscritti nei registri ufficiali.
Quali corsi sono ammessi e come presentare la domanda
I corsi devono prendere il via entro il 15 dicembre 2025 e concludersi non oltre il 30 giugno 2026. Gli enti interessati hanno presentato candidatura sulla piattaforma dedicata entro l’8 settembre. Dopo la pubblicazione dell’elenco aggiornato, attesa per fine settembre, le famiglie potranno accedere al portale e indicare il corso scelto, inoltrando la richiesta in pochi passaggi online. Una volta confermata l’ammissione, il sistema applicherà lo sconto in automatico.
Criteri di assegnazione, controlli e possibili revoche
Le risorse vengono distribuite seguendo l’ordine cronologico delle domande finché il budget non si esaurisce. Se l’istanza risulta incompleta o non conforme, il Dipartimento dello Sport può domandare integrazioni o respingerla. In caso di rinuncia, il contributo scivola alla famiglia seguente in graduatoria. Per conservare il beneficio è indispensabile frequentare con costanza: quando le assenze superano il 30 %, l’agevolazione decade e la somma già riconosciuta deve essere restituita. Sono previsti controlli puntuali sugli enti accreditati, accompagnati da verifiche fiscali dell’Agenzia delle Entrate; tutti i dati relativi ai beneficiari e agli importi erogati saranno pubblicati sul portale ufficiale del dipartimento dello Sport, garantendo la totale trasparenza del processo.