
Un fenomeno nato a Seul che conquista il mondo
quando, nel 2004, Naver Corporation lanciò i primi webtoon in Sud Corea, pochi avrebbero immaginato un’evoluzione così rapida. Oggi questi fumetti nativi digitali scorrono su smartphone, tablet e computer di lettori sparsi in tutto il pianeta, trascinati da un formato verticale senza stacchi di pagina, ricco di colori, animazioni e tracce audio.
Dalla carta allo schermo verticale
Il passaggio dal tradizionale albo cartaceo alla lettura su display non è solo questione di supporto. Gli artisti costruiscono tavole pensate per essere esplorate con uno swipe, integrando clip e suoni che amplificano la narrazione. Un processo così sofisticato comporta investimenti significativi in software, grafica e post-produzione, spesso proibitivi per gli studi emergenti.
Il sostegno statale al settore dei fumetti digitali
All’interno del piano di riforma fiscale che entrerà in vigore nel 2025, il Ministero dell’economia e delle Finanze di Seul introduce un credito d’imposta tra il 10 % e il 15 % sulle spese di produzione dei fumetti distribuiti online. Il beneficio toccherà il 10 % per le grandi società e salirà al 15 % per piccole e medie imprese. Il provvedimento resterà valido fino al 2028,offrendo una finestra di quattro anni per alleggerire i costi e incoraggiare nuovi progetti destinati a esportare l’estetica coreana oltre i confini dell’Asia.












