
In Whittier, sulla costa meridionale dell’Alaska, l’intera quotidianità di circa duecento persone ruota intorno a un solo edificio: il massiccio Begich Towers. Non si tratta di semplici appartamenti; dentro quelle mura trovano spazio servizi che altrove richiederebbero interi isolati. Una scelta dettata dal clima estremo che, in pieno inverno, ricopre la zona con più di sei metri di neve e fa precipitare il termometro ben sotto lo zero °C. Restare al coperto non è solo comodo, è vitale.
Begich Towers,il “condominio-città” che contiene tutto
Lungo dodici piani spiccano scuola,chiesa,supermercato,commissariato,uffici pubblici e persino un tunnel pedonale riscaldato che collega il palazzo al porto. I bambini scendono in aula con l’ascensore, gli adulti sbrigano le pratiche municipali a pochi corridoi di distanza, gli anziani trovano assistenza medica dietro l’angolo della propria cucina. Ogni servizio è concepito affinché nessuno debba affrontare il vento gelido che ulula tra le montagne.
Un market essenziale tra scaffali di conserve e surgelati
All’interno del minimarket le cassette di frutta e verdura occupano lo stesso frigorifero delle bibite: una manciata di avocado, qualche cetriolo, pochi cespi di lattuga, buste di carote già tagliate, un po’ di sedano. Gli abitanti lo considerano normale, perché i camion raggiungono Whittier solo quando le condizioni lo permettono. Lo spazio riservato ai prodotti freschi è ridotto; dominano cibi a lunga conservazione, scatolame, snack confezionati e grandi congelatori. Chi proviene da un supermercato di Milano o Roma resta stupito, ma qui il concetto di “spesa” segue altre regole.
L’unica strada verso il mondo esterno
Per arrivare in auto occorre attraversare il Anton Anderson Memorial Tunnel,galleria a senso unico alternato che muta direzione ogni mezz’ora. Lungo circa 4,5 chilometri, richiede un pedaggio di 13 dollari (poco più di 12 euro) e perfora una montagna che bloccherebbe qualsiasi altro tragitto. D’estate alcune imbarcazioni attraccano al porto, ma non esistono aeroporti o linee ferroviarie passeggeri: quel tunnel scandisce i ritmi di chi entra e di chi esce.
Intimità forzata e legami indissolubili
Con locali notturni assenti e zero centri commerciali, la vita sociale si svolge nei corridoi del begich Towers. Tutti conoscono tutti, spesso da generazioni.Ogni nuovo arrivo diventa subito parte di un tessuto comunitario in cui la privacy è relativa e la solidarietà indispensabile. Vivere sempre “insieme” può apparire claustrofobico a chi proviene da grandi metropoli, eppure a Whittier rappresenta la chiave di sopravvivenza.











