
Spostarsi in automobile è divenuto parte integrante delle giornate di molti italiani; l’abitacolo spesso somiglia a una seconda casa, soprattutto quando si macinano chilometri per raggiungere il posto di lavoro, il supermercato o qualsiasi altro impegno quotidiano. Dal 8 agosto 2025 un decreto, identificato con il numero 116, introduce sanzioni che scuotono chiunque abbia l’abitudine di liberarsi di un rifiuto durante il tragitto. Il testo non punisce il semplice possesso di una lattina nell’auto,bensì il gesto di abbandonarla lungo la strada,sia con il veicolo in marcia sia durante una breve sosta. Nel peggiore dei casi la cifra reclamata dallo Stato può toccare i 18.000 euro, somma capace di mettere in difficoltà qualunque bilancio familiare.
Perché il provvedimento è così severo
L’obiettivo principale non riguarda soltanto il decoro urbano. Un oggetto metallico scagliato dal finestrino diventa un proiettile che può colpire un motociclista,spingere l’auto che segue a una frenata improvvisa e originare un tamponamento a catena. La minaccia si estende poi all’ambiente: se la lattina termina la corsa all’interno di un tombino o di un fossato, i danni per l’ecosistema risultano evidenti. In questo contesto interviene la voce del comandante della polizia locale di Verona, Luigi Altamura, il quale ricorda che una sola lattina “trasforma un gesto di pochi secondi in un problema di sicurezza stradale e in un potenziale disastro ambientale”.
Come funzionano i controlli con le telecamere
L’articolo 15 del Codice della strada concede alle forze di polizia la facoltà di servirsi di qualsiasi impianto di videosorveglianza per individuare il trasgressore. Non è quindi necessaria la presenza fisica di un agente: un filmato in cui si vede il lancio di un rifiuto dal veicolo basta per far partire la pratica sanzionatoria. Le telecamere sorvegliano tanto le arterie cittadine quanto le zone extraurbane; fuggire alla maxi multa diventa praticamente impossibile. Chi pensa di approfittare di tratti più isolati, di notte o in condizioni di traffico ridotto, scoprirà ben presto che l’occhio elettronico non dorme.
Le parole del comandante della polizia locale di Verona
Secondo Altamura il nuovo quadro normativo fornisce un ulteriore strumento a tutela di chi percorre le strade: “Un rifiuto scagliato da un finestrino obbliga chi segue a manovre impreviste, e se in quel momento transita un motociclista le conseguenze possono essere drammatiche”. Allo stesso tempo il comandante sottolinea come la misura protegga anche i corsi d’acqua, i tombini e le caditoie che, intasandosi, aumentano il rischio di allagamenti.In altre parole, la sanzione economicamente pesante scoraggia un gesto che fino a ieri qualcuno riteneva privo di conseguenze.
Il gesto abituale che diventa reato costoso
Molti automobilisti, specialmente nelle giornate torride quando il termometro supera i 30 °C, aprono una bevanda energetica o addentano un panino mentre l’auto procede in coda. Se la lattina o l’involucro finiscono fuori dal finestrino, la trasformazione da semplice disattenzione a violazione onerosa è immediata. L’ammontare della multa dipende dalla gravità del fatto,ma gli importi partono comunque da cifre che superano di gran lunga il costo di qualsiasi bevanda. L’invito è dunque a conservare i rifiuti nell’abitacolo fino al prossimo cestino, adottando comportamenti che tutelano sia il portafogli sia l’ambiente.











