
Dove si nasconde la fiamma eterna
Nel cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo, a meno di un centinaio di passi da un parcheggio immerso nel verde, una minuscola radura ospita il cosiddetto “vulcano più piccolo d’Italia“. Ci troviamo nel territorio di Tredozio, in Provincia di Forlì-Cesena, dove la roccia apre un minuscolo varco da cui esce un fiato di gas che da oltre mezzo millennio si accende senza sosta.
Un respiro di gas che si trasforma in luce
La colonna di fuoco non si forma per la presenza di magma, bensì per la continua fuoriuscita di metano mescolato ad altri idrocarburi. Quando il miscuglio incontra l’aria, prende vita una fiamma che rimane accesa ininterrottamente dal 1500. La visione ricorda più una piccola cascata ardente che un tipico cono vulcanico: la fiamma lambisce le pietre, danzando e scolpendo l’oscurità con bagliori rossastri.
Il momento giusto per lasciarsi stupire
All’imbrunire la luce naturale si affievolisce e la fiamma diventa protagonista assoluta. Il contrasto tra il buio e il fuoco crea un’atmosfera quasi fiabesca, amplificata dal silenzio del bosco. Il racconto di Fede Romanello,viaggiatore che ha documentato l’esperienza con la pagina belinchetrip,descrive perfettamente quella sensazione di meraviglia che avvolge chi osserva la scena per la prima volta.
Come raggiungere il cratere di fuoco
Inserendo “Vulcano del Monte Busca” su qualsiasi navigatore si raggiunge in pochi minuti la radura illuminata dalle fiamme. La strada sale dolcemente tra colline e castagneti,quindi lascia spazio a un’area di sosta dove è possibile parcheggiare in modo agevole. Dal posteggio, un breve sentiero pianeggiante di circa 100 metri conduce direttamente alla fiamma, rendendo la visita accessibile anche a bambini e a chi non pratica abitualmente trekking.
Perché vale il viaggio
L’incendio naturale che arde senza interruzione da cinque secoli regala un’esperienza rara. Chi cerca un itinerario lontano dalle rotte affollate trova un angolo di Romagna capace di coniugare quiete, storia geologica e fascino misterioso. le stagioni cambiano il colore dei boschi circostanti, ma il fuoco resta, instancabile custode di un segreto antico.












