
Atmosfera di festa tra le montagne della Valle d’Aosta
Alle pendici del Gran Paradiso, la località di Cogne ha accolto gli appassionati di cinema naturalistico con un clima carico di entusiasmo. L’edizione numero ventotto del Gran Paradiso Film Festival ha acceso i riflettori sulle migliori produzioni internazionali, regalando applausi e sorprese. Ospite d’onore dell’evento, l’attore Stefano Accorsi ha attraversato il tappeto rosso abbracciato da una cornice di spettatori incuriositi, mentre sul grande schermo scorrevano immagini mozzafiato di luoghi remoti.
Un racconto di resistenza sulla Costa degli Scheletri
Il prestigioso Stambecco d’Oro è finito nelle mani di Will e Lianne Steenkamp grazie al loro Lions of the Skeleton Coast, coproduzione tra Austria e Olanda.Girato in Namibia, il documentario segue il ricercatore Philip Stander nel tracciamento di tre giovani leonesse di deserto impegnate in una corsa alla sopravvivenza lungo la spettrale Costa degli Scheletri, dove sabbia e oceano lasciano spazio a silenzi assoluti. Il film, scelto fra dieci titoli in concorso, ha catturato pubblico e giuria con comportamenti imprevedibili, resilienza animale e una narrazione sospesa tra poesia e crudeltà degli elementi.
Riconoscimenti speciali a immagini e rigore scientifico
I giurati hanno voluto sottolineare l’eccellenza fotografica di A call from the wild del regista norvegese Asgeir Helgestad, premiando la sua abilità nel trasformare la natura in un quadro in movimento. il riconoscimento per lo sguardo scientifico ha invece valorizzato Mashatu: lands of leopards del cineasta francese Julien Naar, opera che esplora con occhio analitico la vita dei leopardi nell’omonima riserva del Botswana. L’avventura delle tre leonesse non si è fermata al premio assoluto: Lions of the Skeleton Coast ha conquistato anche lo Stambecco d’Oro Junior,suggellando il successo davanti al pubblico più giovane.











