Come l’estate mette alla prova l’amore: luna di miele o stress test?
La vacanza, laboratorio di emozioni
L’estate concentra in pochi giorni ciò che il resto dell’anno si diluisce in mesi: scelte condivise, spazi comuni, momenti di svago alternati a imprevisti. Passare più tempo fianco a fianco può trasformarsi in una ventata di nuova intimità, ma, allo stesso tempo, funziona come una lente d’ingrandimento sulle crepe già presenti. Secondo Alessandra Bitelli, coach e autrice de “Il primo romanzo utile del coaching”, togliere la routine e cambiare scenario è un “acceleratore emotivo”: ciò che c’è davvero tra due persone emerge con forza, e non sempre è un male. Anche un contrasto,se affrontato con cura,diventa occasione di crescita.Quando uno dei partner si disconnette a livello emotivo,anche se tutto fila liscio sul piano pratico,sta inviando un messaggio chiaro: ignorarlo spalanca la porta alla distanza.
Parlare apertamente anche dei piccoli fastidi
Non basta condividere ciò che piace a entrambi. Nelle relazioni che funzionano si racconta pure ciò che punge o ferisce, così da evitare che un fastidio minuscolo diventi un muro invalicabile. Rimandare la conversazione al rientro rischia di trasformare il viaggio in un archivio di recriminazioni. Meglio sedersi, ascoltarsi e spiegare con calma cosa è mancato o cosa ha fatto sentire poco considerati.Esprimere un bisogno con chiarezza permette di riconoscere anche i momenti più belli,impedendo che vadano persi nel rumore dei malintesi.
Dieci domande per misurare la sintonia
Prima di puntare il dito contro l’altra metà, conviene chiedersi quanto ciascuno stia investendo nel “noi”. Bitelli propone un semplice questionario da compilare insieme durante, o subito dopo, il soggiorno. Alle domande si assegna un punteggio da uno a cinque. Non si tratta di decretare un colpevole, bensì di fotografare il presente e capire dove intervenire.
Ci si interroga, ad esempio, su quanto la comunicazione sia limpida o basata su supposizioni; se i conflitti vengono risolti o se finiscono sotto il tappeto; se esistono momenti di connessione vera, lontani da telefoni e notifiche; se ciascuno ha il proprio spazio individuale senza provare senso di colpa; se le decisioni – dalla scelta della meta alle spese – sono davvero condivise; se i carichi organizzativi sono equamente distribuiti; se l’affetto è tangibile nel quotidiano; se il supporto reciproco non manca nei momenti di stanchezza; se la leggerezza trova spazio nella risata comune; se dalla vacanza nasce un nuovo progetto per il futuro del “noi”.
Interpretare il punteggio e scegliere dove crescere
Una somma che oscilla tra quarantadue e cinquanta indica una perfetta “luna di miele”. Da trentuno a quarantuno la situazione è buona, ma due aree meritano attenzione prioritaria. Tra ventuno e trenta ci si muove sul terreno della sufficienza, segnale che è il momento di impegnarsi per accendere maggiore intesa.Sotto i venti, forse serve uno sguardo esterno per rimettere in rotta la relazione. Qualunque sia il risultato, la mappa che emerge non è un verdetto, bensì un punto di partenza per coltivare ciò che unisce e trasformare eventuali nodi in spinta verso una connessione più profonda.













