
L’immersione inattesa
Ha aperto oltre duecento esemplari di Callo de hacha (Atrina maura), bivalve dalle valve che possono raggiungere i 40 centimetri, ed è la prima volta che Santiago Tristán Herrera si imbatte in un tesoro tanto raro. Il subacqueo, che offre servizi turistici lungo le coste di Costa Rica, racconta di essersi immerso fino a circa nove metri di profondità, avendo scelto quel punto per la ricca presenza di molluschi.
Il momento della scoperta
Durante la prima discesa preleva numerose ostriche appartenenti alla specie Fulvia mutica, note per la loro carne abbondante, oltre a diversi esemplari di ascia di mare. Quando apre una delle conchiglie, nota una perla dal colore piombo: la sorpresa è immediata. In una seconda immersione, poco dopo, ne trova un’altra, una splendida perla nera. «Chissà quante ne avrò gettate in passato?», si chiede il sub, incredulo di fronte a quella fortuna inattesa.
Tesori naturali rari
La maggior parte delle perle presenti sul mercato mondiale è di origine coltivata. Una conchiglia su diecimila produce invece una perla in modo spontaneo, sottolinea Santiago Tristán Herrera, evidenziando quanto sia eccezionale il ritrovamento. Il fenomeno nasce quando un corpo estraneo penetra l’interno del mollusco: in risposta, l’animale secerne strati di madreperla, forma che protegge la parte molle e, col tempo, genera la gemma.
Valore e unicità delle perle
Il prezzo di una perla oscilla, a seconda di dimensioni, lucentezza, forma e provenienza, da 100 fino a 1 500 dollari. I pezzi selvatici, per la loro rarità, risultano i più ricercati. In Paesi come Ecuador, dove la stessa specie è chiamata ”concha abanico“, queste gemme raggiungono cifre elevate e attirano collezionisti da ogni parte del mondo.












