
Il fascino di un’arte nata per proteggere i tessuti più preziosi
Il lavaggio a secco nasce quando sorge l’esigenza di preservare la forma e la lucentezza di fibre come lana, seta e cachemire. Senza un filo d’acqua, questa pratica allontana le macchie mantenendo intatta la trama originale, qualità che rende la tecnica indispensabile per abiti da cerimonia, capi su misura e complementi d’arredo ricercati.
L’anima chimica che sostituisce l’acqua
Nel cuore del procedimento non scorre liquido di rubinetto, ma un solvente selezionato. Il tradizionale percloroetilene offre ancora un’elevata forza sgrassante, anche se oggi i laboratori puntano su alternative più ecologiche per ridurre l’impatto sull’ambiente e salvaguardare la salute di operatori e clienti. Questi fluidi penetrano tra le fibre, sciolgono oli e impurità, poi vengono recuperati in un circuito chiuso che limita ogni spreco.
Macchinari in circuito chiuso per una pulizia rigenerante
Le apparecchiature professionali ricordano enormi tamburi sigillati. All’interno avviene un ciclo che include ispezione dei capi, pretrattamento delle zone difficili, immersione controllata nel solvente, distillazione che purifica il liquido e lo rende nuovamente disponibile, infine asciugatura a temperatura moderata.Il tutto avviene senza che il tessuto cambi forma o dimensione.
Perché le fibre restano intatte
L’assenza di acqua evita il restringimento tipico della lana e l’infeltrimento della seta. Il solvente penetra nelle fibre,scioglie lo sporco e si allontana,lasciando le trame morbide,i colori vividi e le applicazioni decorative illese. Nessuna deformazione, nessun peluche indesiderato, solo la sensazione originaria del tessuto.
Tecnologia e sostenibilità: un’evoluzione costante
Le imprese di Roma, Milano e di molte altre città europee puntano su solventi a basso impatto ambientale, su filtri a carbone attivo che catturano i vapori residui, su sensori che monitorano l’aria in uscita. In questo modo le emissioni diminuiscono e la qualità dell’ambiente di lavoro migliora.
Quando il lavaggio a secco raggiunge le automobili
Il principio “savewater” conquista anche carrozzerie e interni delle vetture. Prodotti specifici vengono spruzzati sulla superficie, quindi rimossi con un panno in microfibra che trattiene polvere e grasso. Ne deriva una pulizia brillante, ottenuta senza un solo litro d’acqua, vantaggio particolarmente apprezzato nei periodi di siccità in spagna e nel Sud dell’Italia.
Uno sguardo verso il domani
Ricerca e sviluppo procedono verso solventi ancora più sicuri e macchine “intelligenti” in grado di autoregolare tempi, temperature e quantità di fluido. L’obiettivo è rendere il lavaggio a secco un alleato sempre più green, capace di coniugare cura sartoriale e rispetto per il pianeta.












