
L’estate che avvolge i Paesi Baschi profuma di salsedine, musica di strada e cucina creativa. Una terra che unisce l’irruenza dell’Atlantico a colline verdissime, dove borghi marinari, spiagge urbane e poli d’arte contemporanea si alternano senza soluzione di continuità. In una sola settimana si passa dai sentieri che sfiorano falesie millenarie alle vie animate dei caschi viejos, sorseggiando txakoli mentre il tramonto colora l’orizzonte.
Itinerario di sette giorni tra costa, cultura e natura
Bilbao, ponte fra tradizione e architettura d’avanguardia
Si atterra a Bilbao con il profilo in titanio del museo Guggenheim che riflette la luce del mattino. Il serpente di metallo firmato da Frank O. Gehry segna la rinascita della città. Pochi passi e si entra nel Casco Viejo, labirinto di viuzze medievali dove le taverne custodiscono pintxos che sono piccoli capolavori di equilibrio fra mare, orto e creatività. Sulla Ría del Nervión, il ponte sospeso di Portugalete collega le due rive con eleganza industriale, meritandosi l’iscrizione nell’elenco UNESCO.
Verso ovest: la riserva di Urdaibai e l’onda perfetta di Mundaka
Lasciata la capitale culturale, la strada costiera si piega tra boschi di querce e campi di felci fino alla Riserva della Biosfera di Urdaibai. La Playa de Laga si apre in un arco dorato protetto da scogliere, mentre la sottile lingua di sabbia della Playa de Laida scompare e riappare seguendo il respiro delle maree. Il villaggio bohémien di Mundaka infiamma i surfisti con una sinistra leggendaria, lunga e vellutata. Aperitivo d’obbligo in piazza, dove il crepitio delle onde dialoga con chitarristi improvvisati.
Falesie di flysch: da Zumaia a Deba, un viaggio nel tempo geologico
Proseguendo verso est, il panorama cambia volto a Zumaia. Le stratificazioni rocciose del flysch somigliano a pagine di un libro aperto su cinquanta milioni di anni di storia terrestre. Il sentiero che parte da Itzurun corre a picco sull’oceano, regala punti di vista vertiginosi e raggiunge Deba, incantevole fermata dove l’atmosfera rallenta fra porticciolo e vie acciottolate.
Getaria e Zarautz, gusto marinaro fra griglie fumaiole e distese di sabbia
Il profumo di pesce alla brace guida i passi fino a Getaria, patria dello skrei arrostito su griglie inclinate verso il mare.Le due calette del borgo invitano a un tuffo in acque tranquille, mentre la statua del navigatore Juan sebastián Elcano ricorda la prima circumnavigazione del globo. pochi chilometri e la lunghissima spiaggia di Zarautz si srotola per quasi tre chilometri. Chi cerca adrenalina sfida le onde, chi desidera relax passeggia sul lungomare abbracciato dal sole.
San Sebastián, eleganza liberty e serate a ritmo di pintxos
Il tragitto costiero culmina nella raffinatezza di San Sebastián. La catenaria di sabbia della Playa de La Concha scintilla come un gioiello in una baia perfetta. Dall’alto del Monte Igueldo lo sguardo abbraccia l’intera città, mentre il Monte Urgull conserva memorie militari e scorci romantici. Il quartiere gros, affacciato sulla Zurriola, vibra fra surf, locali di tendenza e street art. Dopo il tramonto si salta da un bar all’altro nel centro storico, assaggiando pintxos che sorprendono per tecnica e fantasia.
San juan de Gaztelugatxe, l’eremo sospeso fra cielo e mare
Prima di concludere il viaggio si raggiunge san Juan de Gaztelugatxe, isolotto collegato alla terra da un ponte di pietra serpeggiante.Duecentotrentuno gradini conducono alla cappella,fra raffiche salmastre e gabbiani in volo radente. Il crepuscolo tinge di rosa le rocce e trasforma la salita in un momento quasi mistico.
Ultime ore a Getxo,passeggiata fra ville moderniste e brio marinaro
rientrando verso Bilbao,una sosta a Getxo permette di ammirare le residenze moderniste affacciate sul porto e di rivivere l’eleganza dell’inizio del Novecento. Il lungomare invita a una camminata rigenerante prima di salutare la Costa Basca con un’ultima fotografia all’oceano che continua a frangersi, instancabile, sulle scogliere.












