
La mossa di Manfredi e Falciatore
Il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione Teatro di San Carlo, Gaetano Manfredi, insieme alla consigliera espressione della città Metropolitana, Maria grazia Falciatore, hanno depositato al Tar campania il ricorso che contesta la designazione di Fulvio Adamo Macciardi alla guida del Massimo Napoletano.Il bersaglio dell’azione legale è il Ministero della Cultura con il suo titolare Alessandro Giuli, oltre ai tre componenti del Cdi – due indicati dal Governo e uno delegato dalla Regione Campania – che avevano promosso il nome di Macciardi.
Le tempistiche della pronuncia
In ambienti giudiziari si apprende che la decisione dei magistrati dovrebbe giungere entro la fine di agosto o, al più tardi, nei primi giorni di settembre. Nel ricorso, Manfredi e Falciatore chiedono l’annullamento dell’atto, accompagnato da sospensione immediata o da altre misure cautelari provvisorie.
Le ragioni del contendere
I ricorrenti sottolineano che, per legge, il sovrintendente della Fondazione Teatro di san Carlo sia nominato dal ministro soltanto “previa proposta del Cdi“. Si evidenzia che, in questa circostanza, il ministro abbia proceduto alla nomina senza alcuna deliberazione formale dell’organo collegiale, basandosi – si legge negli atti – su un semplice resoconto di una riunione a tre dei membri del Cdi.
Il nodo dei poteri decisionali
Nel testo depositato si pone l’accento su come il ministro, agendo motu proprio, abbia leso i poteri di impulso e partecipazione del consiglio, scavalcando le prerogative della stessa Fondazione. Già nel precedente ricorso inoltrato al Tribunale di Napoli, Manfredi aveva evidenziato che la riunione fissata per il 4 agosto fosse stata revocata, circostanza che, a suo avviso, renderebbe ancora più fragile l’iter seguito per la nomina.












