
Un labirinto d’acqua e ponti levatoi
Tra le pianure verdi della Bassa Sassonia, dove il fiume Ems scorre lento verso nord, si trova Papenburg, una comunità di circa 34 000 residenti circondata da un intreccio di canali. L’atmosfera ricorda immediatamente Amsterdam, ma il silenzio che accompagna le passeggiate sulle passerelle in legno è tutto tedesco. Le facciate in mattoni, i piccoli giardini affacciati sull’acqua e i velieri ormeggiati lungo le rive sono custoditi da pittoreschi ponti levatoi che, la sera, riflettono luci dorate sull’acqua immobile.
Radici olandesi del XVII secolo
Nel Seicento un gruppo di coloni provenienti dai Paesi Bassi decide di bonificare un’ampia zona paludosa. Le tecniche di drenaggio e i mulini a vento, importati dalla tradizione neerlandese, trasformano la palude in terreno fertile e disegnano il reticolo di corsi d’acqua che oggi definisce l’identità cittadina. Il soprannome di “piccola Amsterdam” nasce proprio da questa eredità condivisa,visibile nei tetti spioventi,nei ponteggi in legno e nei mulini che punteggiano l’orizzonte.
Dalla torba alle crociere, la metamorfosi di Papenburg
I canali, nati inizialmente per trasportare la torba estratta dalle brughiere, diventano col tempo scenografie perfette per il turismo lento. La stessa spinta innovativa che nel passato alimenta le prime attività agricole oggi sostiene la modernissima Meyer Werft, il cantiere navale dove prendono forma gigantesche navi da crociera che solcano gli oceani. Visitando il centro esposizioni del cantiere si resta affascinati dalle immense navate in acciaio e vetro dove un gran numero di tecnici lavora a ritmi serrati sotto cupole alte decine di metri.
Luoghi da non perdere
Passeggiando nel quartiere storico ci si imbatte in velieri trasformati in musei galleggianti,tra cui la chiatta in legno che un tempo trasportava merci lungo i canali dell’Europa settentrionale. Poco distante, il parco museo Von-Velen-Anlage ricostruisce capanne in torba e abitazioni coloniali, offrendo uno sguardo su come la popolazione strappa territorio all’acquitrino secoli fa. Chi ama le architetture sacre può entrare nella neogotica St. Antonius Kirche, ammirando il contrasto tra mattoni rossi e vetrate policrome; nei quartieri limitrofi, piccole chiese protestanti rivelano la coesistenza di confessioni diverse. Non manca un giro al trecentesco Meyers Mühle, mulino a vento che svetta tra le abitazioni e racconta, con le sue pale in legno, la lunga storia agricola della regione.
Curiosità e primati sorprendenti
Ufficialmente fondata nel 1631, Papenburg è riconosciuta come la colonia su palude più antica e più estesa di tutta la germania. Sulla sponda orientale dei canali sopravvivono moli e relitti restaurati, memoria vivente della navigazione fluviale del Nord. A sud della città, l’area di prova automobilistica Automotive Testing Papenburg offre oltre trenta chilometri di piste dove marchi internazionali spingono i prototipi a velocità elevatissime in completa sicurezza.Ogni anno, durante il festival velico, gli antichi piroscafi tornano a solcare i canali colorati da bandiere e ghirlande floreali.
Come raggiungere la città dal Belpaese
Chi parte dall’Italia scopre che la via più rapida passa dall’aeroporto di Brema: da Milano, Bologna, Verona o Firenze partono voli diretti o con un solo scalo gestiti da diverse compagnie, e con un biglietto di andata e ritorno prenotato in anticipo la spesa si aggira sui 90-150 €. Il collegamento ferroviario fra Brema e Papenburg richiede circa un’ora e mezza. Altra opzione è il volo per Amsterdam Schiphol, perfetto per chi vuole concedersi un giro tra i tulipani prima di salire su due treni che in quattro ore portano alla meta. Anche Düsseldorf offre un itinerario valido: dal terminal parte una linea diretta che arriva in tre o quattro ore. La stazione di Papenburg è servita da convogli regionali efficienti, utili per esplorare il Basso Reno e la Frisia orientale.
Consigli per vivere l’esperienza al meglio
Soggiornare in un alloggio che si affaccia sui canali consente di svegliarsi con il riflesso degli alberi sull’acqua.Le taverne del centro propongono cucina della Bassa Sassonia affiancata a specialità ispirate alla vicina tradizione olandese, con stufati di manzo, patate al forno e gustosi formaggi. Uno scatto al tramonto, quando i mulini disegnano sagome scure contro il cielo, regala ricordi indelebili di questa romantica cittadina sospesa tra due culture.












