
Dopo una lunga giornata sotto il sole del Mediterraneo, il viso e il corpo lamentano rossori, pizzicori e quella sgradevole sensazione di pelle che tira. Invece di inseguire costose lozioni doposole, basta aprire la dispensa e mettere a bollire due patate. L’idea non nasce sui social: il suggerimento arriva da un dermatologo che conferma l’efficacia di questo semplice gesto.
Perché il tubero funziona
L’abbondante presenza di amido regala al tubero un marcato effetto emolliente. L’applicazione riduce l’infiammazione, smorza il rossore e addolcisce la parte irritata. Gli antiossidanti naturali contenuti nella patata favoriscono il recupero dei tessuti. Spesso si dimentica che il prezzo elevato di un cosmetico non corrisponde sempre a una maggiore efficacia. La natura, invece, offre soluzioni a costo quasi nullo e prive di profumazioni sintetiche o conservanti aggressivi.
Come preparare l’impacco lenitivo
Non appena l’acqua raggiunge l’ebollizione, le patate si lasciano cuocere finché risultano morbide. Una volta intiepidite, si schiacciano fino a ottenere una purea compatta. La crema ottenuta va stesa sulla zona arrossata per qualche minuto, poi si risciacqua con acqua fresca. In alternativa,una fetta di patata cruda,fredda di frigorifero,appoggiata sulla pelle,regala sollievo immediato grazie alla solanina,alcaloide dalle proprietà calmanti che ostacola la formazione di bolle e desquamazioni.
Il gesto della nonna che il dermatologo approva
Il rimedio attraversa le generazioni: nonni, genitori e figli lo sperimentano anno dopo anno sulle spiagge di Sicilia, Sardegna e lungo la costa della Puglia. Anche quest’estate, prima di stendersi sul lettino e lasciarsi abbracciare dai raggi, vale la pena di infilare in borsa due semplici patate.Il risultato? Pelle più morbida,tono uniforme e addio al bruciore,senza spendere un centesimo in costosi flaconi.












